Ciò che tu chiami “ansia” è il richiamo all’ascolto interiore, il conflitto tra la “paura dell’ignoto” e la “paura di ascoltare ciò che è dentro di te”. Dunque è la tua resistenza al contatto con Chi Realmente Sei.
La pesantezza che senti sul petto è il tuo Cuore Energetico, il tuo Vero Sé, che ti richiama a questo ascolto, invitandoti a smettere di investire le tue energie per modificare ciò che tu percepisci come esterno a te. Quando senti crescere questa pesantezza, il tuo corpo mentale si mette in moto, cercando spiegazioni che, tuttavia, confluiscono inevitabilmente nelle paure. E una volta che si avviano le paure resti imprigionata nelle emozioni che ne derivano.
La prima cosa da fare, quindi, è ricordare Chi Sei, e con questo ricordare che l’ansia non esiste: è una percezione del richiamo interiore. Tutto ciò che è fuori di te non esiste, se non come proiezione.