Un atto così semplice, spontaneo e naturale come mangiare

è ormai oggetto di forti condizionamenti educativi, sociali, psicologici e mediatici.

Il nostro modello alimentare non deriva più dal buon senso o da una tradizione,

ma è invece in balìa di interessi economici, bisogni indotti dalla produzione,

valori distorti e teorie scientifiche ancora superficiali e contraddittorie.

 

La connessione tra i nostri modelli alimentari,

il dissesto ambientale e la giustizia sociale è sempre più stretta,

ed anche le istituzioni internazionali ne stanno prendendo atto

ed iniziano a lanciare appelli per un immediato cambiamento.

E’ urgente anche per noi sviluppare una coscienza globale rispetto al cibo,

capacità di critica e discernimento.

 

Ma anche recuperare facoltà intuitive e ascolto sensoriale per saper valutare

e scegliere autonomamente ciò che è bene per noi,

riscoprendo valori semplici e tradizionali

che oggi anche la scienza inizia a riconoscere ed indicare.

 

Chiarite queste premesse generali,

nei due giorni di seminario tratteremo soprattutto aspetti pratici,

dalla cucina ai materiali, alle attrezzature speciali,

alle tecniche di cottura e preparazione domestica.

 

Uno spazio importante ed esclusivo sarà dedicato alla natura sottile del cibo,

a quelle forze ed elementi non rilevabili con strumenti convenzionali

ma che influenzano salute o malattia quanto quelle ordinarie.

Al termine delle lezioni verranno fornite le dispense più importanti.