È così
fintanto che lo vuoi

Foto di Pete Linforth da Pixabay
Spesso quando ho bisogno di un cambiamento importante nella mia vita, quindi di uscire da una situazione che non mi risuona più e di fare nuove esperienze, incappo nello scontro forte con delle persone. Seguono due fasi: una di arrabbiatura, di critica, di accusa e poi una di consapevolezza e anche di riconoscenza dello “specchio”, dell’illusione dell’altro che mi avrebbe ostacolato o danneggiato. Ecco, ho usato spesso questa modalità, per cui a fasi di pesantezza seguono fasi di leggerezza e di cambiamento. Fa parte del Percorso di Espansione, immagino. E’ più così o è più fuga?
In Realtà è così fintanto che tu vorrai che sia così. Perché tu comprenda: nell’esperienza di cui hai consapevolezza (e questo vale per te come per tutti), tutto ciò che accade nella vita – cose che etichettate come “belle”, o cose che etichettate come “brutte” – sono in Realtà la manifestazione del vostro fluire in avvicinamento e in allontanamento da Chi Realmente Siete. Dunque la tua percezione che di fronte a periodi di forte cambiamento (o quando sei pronto a un forte cambiamento) le situazioni che stai vivendo hanno la necessità di essere cambiate (in Realtà è il contrario: tu cambi al tuo interno, dunque la proiezione è differente), è corretta. Che sia sempre così, poiché il “sempre” non esiste, direi di no. Tuttavia tu sei un flusso e come tale fluisci, dunque non puoi cristallizzare.
Dunque una situazione di apparente benessere e staticità, non può restare fissa, altrimenti non è un flusso. Ma questo non vuol dire che se uno vive un momento, una fase di benessere, allora significa che domani starà male perché è in flusso. No, perché è una vibrazione, e le vibrazioni possono essere alte e rimanere alte pur variando.
Dunque, che cosa fa la differenza? In Realtà l’unica cosa che fa la differenza è restare al Centro del proprio Centro. Ogni volta che mantenete l’equilibrio e l’incontro tra materia e Spirito non è che non accadono le cose, ma da voi non sono più vissute seguendo corpo emotivo, corpo mentale e corpo fisico, poiché sono i corpi densi che vi danno la percezione di sofferenza, abbandono, solitudine, inadeguatezza … sono i corpi densi che danno questa percezione. Ma se tu non segui il corpo denso, ti mantieni sui corpi sottili e segui il tuo Vero Sé, allora tutto ciò che accade lo vivi come una comunicazione, non come una sofferenza.
Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 16.01.2025
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Vi ringrazio di cuore.