Accumulatore seriale

Foto di levelord da Pixabay

Sono sommerso da oggetti per lo più inutili. Tutto questo crea tanto disordine in diversi ambienti: nell’orto, in cantina, in macchina. Lo so, sono un “accumulatore seriale”. Come posso fare per liberarmi del superfluo?

Quel che chiami “superfluo” è un’indicazione importante per te: ciò che accumuli è un passato che non ti occorre più, attraverso il quale processi ogni tua decisione, e non ti serve, e ti invita a osservare la zavorra che ti porti dietro e che appesantisce il tuo passo.

Dunque, alla domanda “Come posso fare?” la risposta è: butta tutto! Inizia. Non chiederti “È giusto? È sbagliato? … questo … quello”, prendi un sacco e butta. E ricomincia. Non puoi riempire un bicchiere se prima non lo svuoti. Dunque, tu sei pronto a una nuova fase del tuo Cammino, ma se non lasci andare quella vecchia non scoprirai mai le meraviglie che sono pronte per te.
È chiaro?

Sì, è chiaro. Più volte mi sono ripromesso di buttare tante cose, ma …

Perché è un lavoro che tu vuoi fare “tutto e subito” e tutto insieme, ma non puoi farlo. Dunque tu devi iniziare da una parte, una sola. L’orto? Allora ti occuperai solo dell’orto, non di tutto il resto. Quando avrai finito l’orto, passerai a un altro ambiente.
È chiaro per te?

Sì. Sì.

Cosa succederà in te? Poiché tutto ciò che ti appare altro in Realtà è una manifestazione di quanto avviene al tuo interno, il disordine e l’accumulo che tu vedi fuori in Realtà è una proiezione dell’accumulo e del disordine che c’è dentro di te. Dunque, per fare un cambiamento importante di Atteggiamento verso la Vita hai necessità e di lavorare sull’esterno, che è illusorio, ma soprattutto sull’interno. Dunque, inizia a lasciarti guidare e smetti di porre dubbi a ciò che ti giunge nel tuo Profondo. Quell’impulso che ti è giunto più di una volta, di metter mano per buttare via, non è un’idea, ma è il tuo Vero Sé che ti sta guidando. Seguilo, smetti di valutare giusto/sbagliato: seguilo e basta.
È chiaro per te?

Sì, è chiaro. Però tante volte, come stavo dicendo, ci ho provato, ho iniziato a ripulire il posto e dopo un mese o due ho rivisto più o meno le stesse cose, la stessa situazione: gran disordine.

Perché hai lavorato sull’esterno e non hai lavorato sull’interno, dunque ciò che continui a manifestare è sempre la stessa cosa. Non c’entra niente ciò che avviene fuori: è il cambio di atteggiamento interiore che farà sì che quel disordine non ricompaia.
Capisci cosa intendo?

Sì, sì: capisco.

Dunque, portare ordine dentro di te è facilitato dal portare ordine fuori di te, ma non è risolutivo. Portare ordine dentro di te significa scegliere la priorità. Che cos’è prioritario: seguire la mente o seguire il Cuore (il Cuore inteso come la tua Voce Interiore)?

Il Cuore.

Questo deve essere chiaro al tuo interno. Fintanto che seguirai la mente, poggiandoti su ciò che hai sempre fatto, hai sempre creduto, hai sempre valutato, allora non ti apri a un nuovo ordine di cose.
È chiaro per te?

Sì, è chiaro. A volte penso che è una scusa buona per non darmi troppe colpe. E’ una questione, forse, ereditaria: mio nonno era così, aveva la casa piena di robe; mio padre lo stesso. Vorrei SI’ cambiare atteggiamento senza pensare ad altro, iniziare già da domani non dalle cose materiali “questo mi serve, questo non mi serve”, NO, pensare già ad altro: nuova vita. Pensare, come stavi dicendo, al Cuore più che alle cose che mi creano disordine, ecco.

Ho una domanda per te: chi sei tu?

Rispondo con una domanda: un pasticcione?

No. Chi sei tu?

Non mi viene altro adesso. Sono un accumulatore seriale … non so … forse non capisco la domanda, scusami.

È molto semplice: chi sei? Ascolta il Centro del tuo Centro e dimmi: chi sei?

… … … non lo so!

Certo che lo sai, ma non te lo dici. Non te lo dici perché è presuntuoso, perché non puoi essere un Essere Divino. Tu non puoi essere Il Tutto che compone tutto: è troppo. E dunque mantieni al tuo interno un bagaglio di ciò che sai e credi che non ti occorre più, che non ti serve a niente, ma lo mantieni perché hai paura della tua Luce. Tu Sei L’Uno, Il Tutto che compone tutto. Non vi sono limiti, non vi sono mancanze, non vi sono incapacità in te. Tu Sei L’Essere Divino che sta compiendo l’esperienza terrena di XYZ [N.d.R.: nome di chi ha posto la domanda] e non il contrario, dunque stai compiendo l’esperienza di XYZ.

Quando dici “Mi dico queste cose per non avere senso di colpa” fai bene, perché la colpa non esiste: è solo esperienza. E tuo nonno, tuo padre sono portatori per te del messaggio che è a questo che devi andare oltre; e ti sei portato nella tua genealogia il programma di andare oltre al disordine e all’accumulo di energia congesta. Andare oltre a questo ti consente di Risvegliarti, di ritrovare, riscoprire, riassaporare Chi Realmente Sei. E Chi Sei è Amore Incondizionato. Punto. XYZ è l’esperienza dell’incarnazione di cui hai consapevolezza, ma Tu Sei Amore.
E’ chiaro per te?

Sì, è chiaro. Sì.

Ora, Amore, puoi lasciare andare tutto ciò che non ti serve: un pezzetto alla volta o tutto insieme; cadendo e rialzandoti, ma sapendo con assoluta certezza che nelle Infinite Possibilità già hai lasciato andare tutto e già ti sei aperto a una nuova vita.

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 13.02.2025

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