Perché continuo ad avere la percezione di impegnarmi tanto in vari ambiti della mia vita, incluso e specialmente la crescita personale, ma continuo a vivere insoddisfatta e infelice?

La tua insoddisfazione e presunta infelicità in Realtà è perché ti sei aperta a riscoprire Chi Sei, hai anche assaggiato Chi Realmente Sei e per brevi attimi hai sperimentato la pienezza. Quando torni nella percezione attraverso mente ed emozione, la tua credenze consolidate la fanno da padrona, dunque scatta in te il desiderio di fare qualcosa per ottenere qualcosa. Perdi di vista che l’unica pienezza, e dunque pace, e dunque quella che tu chiami “felicità” ma in Realtà è manifestazione di Gioia, è data dal non fare assolutamente niente e godere della vibrazione del Tutto che Tu Sei. Questo si traduce nella tua quotidianità con accogliere gioiosamente tutto ciò che accade come se fosse un gioco, come se fosse una caccia al tesoro che ti svela l’indizio uno alla volta, conducendoti amorevolmente verso quello stato di pienezza che tu cerchi fuori di te ma che in Realtà è già in te.
Capisci cosa intendo?

In parte, perché non capisco come sia possibile non avere percezione di una cosa che è già in me.

Ti farò un esempio: tu hai la capacità di respirare. Il tuo cuore batte senza che tu pensi di doverlo far battere. I tuoi organi interni si coordinano e funzionano a prescindere da ciò che tu stai razionalmente pensando. Eppure tu non hai percezione delle tue ghiandole che secernono gli ormoni; non hai la percezione del cuore che batte, a meno che non fai silenzio e ti metti in ascolto.
Capisci cosa intendo?
Dunque non hai la percezione, eppure questo è.
È chiaro per te?

Sì, però se io non ho la percezione del cuore che batte, il risultato del cuore che batte lo vivo sia che ci presti attenzione che non ci presti attenzione. Mentre invece …

… mentre invece che tu abbia la percezione di essere L’Uno oppure no, in Realtà stai compiendo l’esperienza terrena che sei venuta a compiere.
Non è la stessa cosa?

Sì, però in questo modo non la trovo “piacevole” …

Dunque la giudichi, e giudicandola piacevole/non piacevole, buona/cattiva ti mantieni nella separazione. Quando osserverai la tua vita non attraverso gli occhi giudicanti di voler etichettare buono/cattivo ciò che accade, ma come perfetto per la tua Espansione, allora la percezione di buono/cattivo cadrà e tu troverai la tua pace.
È chiaro per te?

Sì, ma come si fa?

Continua a lavorare su questo. Le indicazioni che hai ricevuto e stai ricevendo in questa fase del tuo Cammino ti stanno conducendo ad andare oltre a questa forte separazione e forte giudizio che ti ha accompagnato sin qui. Ma attenta, tutto questo non è negativo: è ciò che tu hai scelto per il Cammino di Espansione dell’incarnazione di cui hai consapevolezza. Senza questo forte attaccamento alla dimensione terrena, alla separazione, all’osservare come separato da te, ad osservarti come mancante, senza tutto questo non avresti fatto e non staresti facendo l’esperienza che sei venuta a compiere.
È chiaro per te?

Sì, è chiaro. Però mi risulta ancora molto difficile non fare i paragoni con le altre persone, anche se so che sono solo ed esclusivamente una proiezione di me stessa.

Questa però per te è un’ottima indicazione. Poiché se tu manifesti persone che a tuo giudizio (e di nuovo siamo nel giudizio) vivono una vita più serena, più appagante, più conforme all’idea di serenità che tu ti sei fatta, significa che quello è già dentro di te. Non sono persone separate, non sono qualcosa che Realmente esiste fuori, ma è nel Campo a cui tu hai accesso, altrimenti non le manifesteresti. Dunque per te è l’indicazione non di osservarti come mancante di ciò che osservi fuori, ma di riconoscere dentro di te che quella serenità già è, e una volta che l’accogli la tua realtà relativa si conforma a questa tua consapevolezza

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 21.02.2025