Costellazioni familiari
Sto partecipando a delle sessioni di Costellazioni Familiari, e sento proprio di entrare nel Campo dell’altra persona che costella, e in quel momento in effetti mi sento come se fossi guidata dal mio Vero Sè. Però la domanda che volevo fare è questa: siccome le Costellazioni Familiari parlano comunque sempre di legami karmici o legati alla causa – effetto, perché si interpretano o arrivano delle situazioni familiari generazionali, come posso comprendere l’esperienza che io faccio attraverso gli occhi dell’Assoluto?
Ho una domanda per te.
Sì.
Cosa ti spinge ad andare alle sessioni di Costellazioni Familiari?
Perchè sto facendo un corso che mi piace molto e che trovo per me formativo e che posso adattare o comunuqe modificare con le consocenze che ho adesso, con la consapevolezza che ho adesso.
Bene. Dunque hai la consapevolezza che tutto ciò che tu vivi nelle Costellazioni osserva non attraverso gli occhi dell’Assoluto ma a una frequenza più densa, poiché le Costellazioni si basano sulla separazione: ci sei tu, ci sono gli altri, ci sono gli altri visti dagli altri. Dunque è una tecnica che è molto utile per tutti coloro che vivono estremamente inseriti o guidati dal corpo emotivo e mentale. Dunque, c’è la ricerca di una causa ad un effetto percepito: blocchi, resistenze, paure, a volte malattie, o depressioni, o disfunzioni, vengono individuate come effetto di una causa che risiede o in vite passate o in esperienza vissute, dunque attribuendo una responsabilità a un presunto altro.
È chiaro per te?
Sì.
Ora, tu sai che tutto questo non è Reale.
Sì.
Sai che tutto ciò che ti appare altro è portatore di comunicazioni, e che nelle Infinite Possibilità intercetti la versione di quel presunto “altro” che è funzionale a consegnarti su un piatto d’argento l’informazione che ti è utile in questa fase del Cammino. Dunque, come puoi vedere con gli occhi dell’Assoluto le Costellazioni?
Tutto è Uno: questi sono gli occhi dell’Assoluto. Quando parli di “effeto karmico” sai che non è Reale, poiché tutto è Uno, tutto è già e, soprattutto, tutto è Qui e Ora. Dunque quel presunto “karma” non è qualcosa che hai vissuto e che ha come creato una cappa che inficia il tuo procedere in questa incarnazione, ma tutto è una frequenza. Dunque, in una o più o infinite vite che stai vivendo nel Qui e Ora stai avendo la stessa resistenza, con situazioni differenti, con persone differenti, in epoche differenti, con stati sociali e luoghi di vita differenti, con un corpo differente ma la stessa frequenza che manifesta la stessa resistenza, poiché hai scelto di andare oltre quella resistenza.
Capisci cosa intendo?
Sì.
Ok. Allora, quando sei nella costellazione questa tua sensibilità di sentire il Campo dell’altro non è altro che la tua capacità di sentire il Campo, dunque il tuo Campo. Ogni volta che lo osservi come se fosse di qualcun altro, ti separi da Chi Realmente Sei. Ogni volta che accogli che quello ti sta portando una evidenza di ciò che è dentro di te a cui andare oltre, stai osservando con gli occhi dell’Assoluto.
Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 10.04.2025
Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere notifiche sui nuovi contenuti