Di cosa hai paura?

Di cosa hai paura?

Che se non mi proteggo avrò degli attacchi esterni.

Chi ti può attaccare?

Nessuno. Più osservo più capisco che è così, ma poi agisco diversamente.

Dunque per te l’allenamento non è nell’agire, ma nell’osservare, poiché hai detto “più la osservo e più capisco che non c’è nessuno da cui difendermi”. Il problema è che smetti di osservare, dunque corri dietro alla vecchia modalità, alla vecchia paura. È quella l’abitudine.
Capisci cosa intendo?

Sì, benissimo.

Dunque l’abitudine, l’automatismo è quello di smettere di osservare e riprendere vecchi processi mentali che ti mantengono nella paura. Il tuo allenamento sarà quello di riconoscere i processi mentali e ricominciare ad osservare. Dunque, “di cosa ho paura?” è la domanda che hai da porti. “Io Sono L’Uno, Sono Tutto, nulla al di fuori di me è Reale, e ciò che vedo fuori di me o ciò che immagino fuori di me in Realtà Sono Io poiché Io Sono Il Tutto”: la paura svanisce, poiché non vi è nessuno contro di te.

La domanda successiva per te sarà dunque: “Cosa mi sto comunicando con quello che percepisco essere al mio esterno?” Non con ciò che è al mio esterno, ma con ciò che percepisco: è molto diverso.
Capisci cosa intendo?

Sì.

Dunque l’azione che sceglierai di compiere sarà in risposta alle domande che ti porrai

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 23.11.2023

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