È così
fintanto che lo vuoi

Spesso quando ho bisogno di un cambiamento importante nella mia vita, quindi di uscire da una situazione che non mi risuona più e di fare nuove esperienze, incappo nello scontro forte con delle persone. Seguono due fasi: una di arrabbiatura, di critica, di accusa e poi una di consapevolezza e anche di riconoscenza dello “specchio”, dell’illusione dell’altro che mi avrebbe ostacolato o danneggiato. Ecco, ho usato spesso questa modalità, per cui a fasi di pesantezza seguono fasi di leggerezza e di cambiamento. Fa parte del Percorso di Espansione, immagino. E’ più così o è più fuga?

In Realtà è così fintanto che tu vorrai che sia così. Perché tu comprenda: nell’esperienza di cui hai consapevolezza (e questo vale per te come per tutti), tutto ciò che accade nella vita – cose che etichettate come “belle”, o cose che etichettate come “brutte” – sono in Realtà la manifestazione del vostro fluire in avvicinamento e in allontanamento da Chi Realmente Siete. Dunque la tua percezione che di fronte a periodi di forte cambiamento (o quando sei pronto a un forte cambiamento) le situazioni che stai vivendo hanno la necessità di essere cambiate (in Realtà è il contrario: tu cambi al tuo interno, dunque la proiezione è differente), è corretta. Che sia sempre così, poiché il “sempre” non esiste, direi di no. Tuttavia tu sei un flusso e come tale fluisci, dunque non puoi cristallizzare.

Dunque una situazione di apparente benessere e staticità, non può restare fissa, altrimenti non è un flusso. Ma questo non vuol dire che se uno vive un momento, una fase di benessere, allora significa che domani starà male perché è in flusso. No, perché è una vibrazione, e le vibrazioni possono essere alte e rimanere alte pur variando.

Dunque, che cosa fa la differenza? In Realtà l’unica cosa che fa la differenza è restare al Centro del proprio Centro. Ogni volta che mantenete l’equilibrio e l’incontro tra materia e Spirito non è che non accadono le cose, ma da voi non sono più vissute seguendo corpo emotivo, corpo mentale e corpo fisico, poiché sono i corpi densi che vi danno la percezione di sofferenza, abbandono, solitudine, inadeguatezza … sono i corpi densi che danno questa percezione. Ma se tu non segui il corpo denso, ti mantieni sui corpi sottili e segui il tuo Vero Sé, allora tutto ciò che accade lo vivi come una comunicazione, non come una sofferenza.

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 16.01.2025

 

1 commento

  1. Silvia Olmastroni

    Avete sempre la “parola” giusta al momento giusto.
    Vi ringrazio di cuore.

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