Per guarire,
devi smettere di voler guarire

Foto di 422694 da Pixabay

La volta scorsa avevo accennato al mio problema del glaucoma. E Tu, alla domanda se era possibile che il glaucoma guarisse, avevi risposto “SI’ e NO: SI’, poiché nelle Infinite Possibilità questo E’; NO perché nello spostarti e mantenerti nella direzione di quella possibilità, il tuo libero arbitrio rispetta le scelte di visione alla vita che farai”.
Ora, siccome io veramente voglio guarire dal glaucoma, voglio tornare a vedere e voglio sperimentare il potere dell’Assoluto che Io Sono, per riuscire a spostarmi nella dimensione in cui questo accade, cosa devo fare?

Smettere di voler guarire! Fin quando sarai mosso dal risultato, il tuo focus non sarà nella manifestazione più alta di Chi Realmente Sei ma sarà sulla guarigione del glaucoma. Quando il tuo muoverti, agire, pensare, vivere le emozioni sarà focalizzato esclusivamente sul manifestarti al tuo più alto livello, allora vedrai regredire sino a scomparire il tuo glaucoma. Ma fin quando lo scopo è guarire dal glaucoma questo non avverrà.
È chiaro per te?

Sì, è chiaro.

È sempre una questione di atteggiamento ciò che ti muove.
Cosa ti muove? Questa è la domanda che hai da porti quotidianamente.
È chiaro per te?

Sì, tuttavia non è anche una questione di intenzione riguardo a un determinato risultato?

Quale risultato?

Non tanto guarire, ma ritornare a vedere normalmente …

Ma poiché il “non vedere” è una comunicazione per te, cosa ti sta dicendo?

Che c’è qualcosa che non voglio vedere …

No. “Non vedi”, e dunque non ti riconosci nella tua Vera Natura. Sei ancora immerso nella dualità terrena, che ti impedisce di riconoscerti come Essere Divino che compie un’esperienza terrena.
Dunque la priorità è alla guarigione del corpo invece che all’eliminare il velo illusorio dell’incarnazione terrena per riscoprirti Essere Divino. Questa è la tua priorità. Muoviti verso questo, allora ciò che impedisce la tua visione non ci sarà più.
Capisci la differenza?

Sì. La questione è sempre come arrivare a quel punto lì.

Come arrivare a quel punto lì?

È un Cammino, che tra l’altro sto facendo. Però …

Perché ti poni limiti?

Io so di essere a un certo punto, però dovrei arrivare a quel punto lì, ma non so a che punto è. E non so a che punto sono per poter dire “Ok, questa cosa la posso manifestare”.

Dunque sei in un cammino lineare?

Detto così, sì.

No. Come può Il Tutto essere in un cammino lineare di prima/dopo, su/giù, più alto/più basso? Capisci che è una contraddizione che ti mantiene nella forma umana duale e ti impedisce di vedere la tua Vera Essenza? Tu Sei: non sei prima, dopo, piano, lento, in basso, in alto .. Tu Sei! Non c’è tempo, non c’è luogo, non c’è corpo. Tu Sei nelle Infinite Possibilità in tutti i tempi, in tutti i luoghi. Ma fin quando il tuo focus, la tua intenzione non è totalmente dedicata a riscoprire questo di te, tutte le intenzioni si muovono in maniera contrastante, contraddittoria l’una vero l’altra, annullandosi.
Capisci cosa intendo?

Sì.

Dunque, mi hai chiesto “cosa fare”. Ti ho risposto: smetti di voler guarire. Muovi tutta la tua energia, tutta la tua Essenza verso il riconoscere Chi Sei. Allora accadranno cose.

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 26.10.2023

2 Commenti

  1. Mariarosa

    Molto bello. Come tradurlo con il dolore molto forte che il mio cane anziano prova per l artrosi? Ogni cosa che faccio non ha risultati. Ogni cura non ha risultati. Reiki che mi aiuta a guarire gli altri, non cambia la situazione. E io si, sono nella ricerca disperata della sua guarigione, basterebbe anche poco, dal suo dolore fisico. Cosa posso cambiare? Grazie di cuore ❤️

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    • MaeStr'Ale

      Tutto è Uno, tu esisti perciò sei quest’Uno, tutto ciò che ti appare altro sei tu, tutto è una comunicazione che parla a te di te, anche ciò che accade al tuo cane. Nella Comunicazione dell’Assoluto (Il Tutto che compone e genera ogni cosa) detta anche Comunicazione dell’Evidenza, tutti gli animali ci parlano del modo in cui utilizziamo il nostro mentale (pensiero) e il cane ci parla del mentale che fedelmente accompagna il nostro Cammino di Espansione in questa vita, ovvero di quella modalità di pensiero che è sempre con noi, non ci abbandona mai.

      Nel tuo caso, trattandosi di un cane anziano, l’evidenza ti parla di una modalità di pensiero fedele che per te è datata, non più attuale, che rende difficoltoso e doloroso il tuo avanzare nel Cammino (l’artrosi).

      L’invito per te è quello di abbandonare schemi di pensiero che per la tua evoluzione non sono più attuali per te. L’assumere il nuovo atteggiamento alla Vita che ne conseguirà produrrà effetti anche sullo stato di salute del tuo cane.

      Rispondi

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