Per guarire non hai da fare nulla

Ho una malattia agli occhi molto grave, che mi porto sin da bambina. Sono molto miope, ho avuto una maculopatia a destra e adesso ho un glaucoma all’altro occhio, il sinistro, che diciamo vedeva bene, per cui ho alterazioni del campo visivo. E questa patologia sta drammaticamente evolvendo nel giro di pochissimo tempo dopo che ho fatto un intervento agli occhi. Per cui mi sono sempre chiesta il significato di questo, cioè che cosa mi vuol dire questa malattia. Cioè “non voler vedere”, ma cosa? A cosa può essere correlata? E cosa posso fare io?.

Hai già compreso che per te è una comunicazione. Dunque per prima cosa accoglila come tale, poiché non è contro di te ma è per te.
Nella tua scelta di incarnazione ti sei portata strumenti e sfide per compiere l’esperienza terrena di chi non sei, riscoprire Chi Sei e vivere coerentemente con questo. Dunque ciò che gli occhi ti stanno comunicando è aprirti a una nuova visione alla Vita.
La nuova visione alla Vita è di fronte a te sin da quando eri bambina. Tutta la tua sensibilità, le tue percezioni, sono state da te quasi messe da parte per paura che fossero fantasie o per paura del giudizio degli altri. Ma la tua capacità di vedere la Realtà, la Realtà con la “R” maiuscola, è estremamente sviluppata e allo stesso tempo messa a tacere.
Capisci cosa intendo?

In parte. Cioè quello che io sento, vedo … temo … viene sempre un po’ criticato dagli altri, per cui lo metto da parte?

Per cui ti sei sempre adeguata alla realtà terrena duale osservando la tua vita solo attraverso gli occhi della dualità.
A un certo punto del tuo Cammino hai iniziato la ricerca per comprendere. Ora sei giunta a poterlo fare pienamente, andando oltre ciò che ti impedisce di vedere.
La Realtà è che tu non sei un essere umano che compie un cammino per diventare Divino ma, al contrario, sei un Essere Divino che sta compiendo un’esperienza terrena.
Capisci la differenza?

Sì, questo lo capisco.

Dunque poiché tutto è Uno e poiché tu esisti, quest’Uno Sei Tu, individualizzato in una forma densa che chiami con il tuo nome.
È chiaro per te?

Sì, è chiaro, me lo sono anche detto diverse volte … da quello che ho letto … però non riesco a capire come fare per migliorare questo mio problema. Cioè, è come se … forse divento razionale e mi sembra tutto impossibile. Allora mi chiedo: cosa posso fare? Cosa devo fare? Questo che mi hai detto sì, lo so, come dire … lo capisco … ma poi come posso fare per fare quel salto?

Hai l’opportunità di compiere un profondo cambiamento. Ma perché questo avvenga hai necessità di abbandonare vecchie modalità di pensiero, convinzioni e credenze, vecchi accordi e scegliere di approcciarti alla Vita in modo totalmente nuovo.
La prima novità è che non hai da fare nulla. Questo per la mente umana è inconcepibile, poiché la dimensione terrena è immersa nella causa – effetto, dunque “faccio questo per ottenere quello”. Ma nella Realtà non è così. Tutti i tuoi cambiamenti, tutti i tuoi successi sono avvenuti e avvengono per tutti coloro che ti appaiono altro rispetto a te quando la loro frequenza interiore è coerente con i propri pensieri, con le proprie emozioni, con i propri intenti. Dunque non è un “fare materiale”, ma è un riallineare il proprio Sistema alla Frequenza Divina che Sei.
È chiaro?

Però io mi dico “come fare a riallineare alla Frequenza Divina?”. Cioè: come fare a fare il salto di frequenza? Perché medito, faccio pratiche energetiche, però poi mi assale la paura per cui ritorno nella frequenza bassa, per cui non faccio il cambio di frequenza. E non riesco a capire come posso fare.

Inizia ad osservare la Vita che Tu Sei con gli occhi dell’Evidenza: dunque, qualunque cosa incontri nella tua vita, ricorda che è una comunicazione per te che stai creando attraverso il tuo Sé non incarnato.
Perché tu comprenda: poiché tutto è Uno, tutto ciò che ti appare altro rispetto a te è una tua proiezione che ti mostra quanto sta avvenendo al tuo interno. Ti mostra un’indicazione di percorso per il passo successivo. Ma se lo osservi con il giudizio di bene/male, buono/cattivo, giusto/sbagliato la comunicazioni che ti sta portando ti sfugge poiché consideri l’evento, o la persona, o ciò che è stato detto, o ciò che hai sentito, o visto come qualcosa di separato da te. In Realtà nulla è separato: tutto è Uno e tutto giunge a te per il tuo Supremo Bene, anche ciò che viene da te giudicato negativo. Allora il primo cambiamento per te è osservare con neutralità per cogliere il messaggio che ti sta portando la Vita.
Capisci cosa intendo?

No, non proprio, nel senso che io mi sono chiesta: “Questo è un messaggio che mi sta portando … ma perché io sto perdendo la vista?”. Non succede a tutti di perdere la vista solo per ricevere un messaggio di cambiamento. Perché proprio la vista e non un’altra patologia?

La “vista” perché ti sta invitando a vedere. Ciò che comunemente viene fatto è quello di fare dei paragoni con altri esseri umani. Ma ognuno ha il suo Cammino: tutto è Uno, quest’Uno si è individualizzato in infinite forme per fare esperienza di chi non è, riscoprire Chi E’ e vivere coerentemente con questo. Dunque tu sei l’Uno individualizzato, come qualunque altro essere umano è l’Uno – quindi sempre Tu – individualizzato in un’altra forma.
La mente umana non può capire razionalmente, poiché processa tutto in modo sequenziale e non contempla la simultaneità e l’enormità della manifestazione dell’Uno. Dunque vedi il cambiamento non è nel “fare”, ma è nell’osservare la Vita da un altro punto di vista, aprendosi alla possibilità che ciò che conosci, che sai e che credi sia solo la punta dell’iceberg della Realtà. Per osservare la Realtà hai da aprirti al fatto di non conoscerla.
Dunque ciò che hai non è un glaucoma, non è una grave miopia, ma è un’indicazione di percorso. Fintanto che la osserverai come malattia, osserverai il tuo corpo che ha qualcosa di sbagliato o di guasto. Ma se la osserverai come una comunicazione, osserverai anche che il tuo corpo è perfetto poiché è conduttore di una comunicazione diretta con il tuo Vero Sé. E’ il punto di vista che fa la differenza, è l’atteggiamento che cambia radicalmente la realtà terrena di cui stai facendo esperienza.
Capisci cosa intendo?

Difficile però … nel senso che è ovvio che se “non vedo” mi sento oggettivamente malata. Pensando come dici, si potrebbe anche guarire, perché io non sono malata. Dovrei vedermi non malata?

Dovresti smettere di voler guarire. Poiché vedi, la tua attenzione e la tua tensione e il tuo sguardo sono sulla malattia

Come faccio a non voler guarire? Cioè non dovrei pensarci?

No. La Realtà si crea attraverso i pensieri. Quando non vuoi pensare a qualcosa è il momento nel quale poni più attenzione a quella cosa. Dunque ciò che ti propongo non è di smettere di pensare, ma di osservarla in un altro modo.
Dunque non vedi, è fastidioso: senz’altro sì. Ma se sai che questo tuo non vedere è un richiamo per vedere la Realtà, comincia a vedere la Realtà. Tu Sei l’Uno: questa è la Realtà. Non è un concetto filosofico, non è una beata speranza, ma è la Realtà che ti consente di fare l’esperienza terrena che stai facendo.
Dunque non sei piccola, impotente, inadeguata ma Sei l’Uno che compone tutto. E poiché Sei l’Uno che compone tutto, nelle Infinite Possibilità – poiché nell’Uno ci sono infinite possibilità – c’è una te stessa che vede perfettamente, che non ha alcun glaucoma.
Dunque non cercare di guarire, ma muoviti nella vita con la ferma determinazione di spostarti nella Infinite Possibilità là dove la tua capacità di vederti quale Essere Divino è già. Capisci: il problema alla vista ti sta solo dicendo “non ti vedi! Non vedi Chi Realmente Sei!”. Dunque osservati, apriti alla possibilità di ricevere dal Centro del tuo Centro le indicazioni per manifestarti giorno dopo giorno in maniera sempre più coerente rispetto alla tua Vera Natura: questa è la Realtà. Vedere questa Realtà ti sposterà in una realtà terrena coerente con questo.
È chiaro per te?

Sì, però non so se l’ho capito più a livello razionale che a livello …

“Capire” non ti serve: apri il tuo Cuore e lasciati guidare dalla voce interiore. Io ti parlo in continuazione, ma tu non ascolti, o ascolti solo per brevi momenti. E quando ascolti, benché tu percepisca uno stato di pace, di benessere, subito dopo ti dici che “non è vero, che sarebbe bello, ma la realtà è diversa”. Invece la Realtà è ciò che tu percepisci al tuo interno.
Capisci cosa intendo?

Sì. Per cui se io mi percepisco malata e sola, sarò malata e sola. Cioè …

Sei creatrice della tua realtà terrena.

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 7.12.2023

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