Stacca il fare dall’Essere

Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay
Se ho capito bene l’unica cosa che devo fare ogni volta che ho da compiere una scelta, o davanti a un evento, è concentrarmi su me stesso, cercare di interpretare quello che sento e seguire quella sensazione. È corretto?
Sì. Tuttavia ti invito a definire “concentrare”. Poiché se tu ti “concentri mentalmente” fai uno sforzo enorme senza riuscire a capire la direzione da prendere.
È come se tu avessi a disposizione una radio e sai per certo che vi è una frequenza nella quale vi sono tutte le risposte, ma se continui a muovere la manopola e a fermarti in canali che magari trasmettono musica o qualcosa di accattivante o interessante, ti perdi il canale, la frequenza là dove vi sono tutte le risposte.
Dunque per te l’invito per te è quello di non “concentrarti” ma di portare la tua attenzione esattamente al Centro del tuo Centro, senza aspettative, senza preordinare ciò che deve accadere, ma mantenendoti in un ascolto di silenzio sapendo che la risposta è già lì.
Capisci cosa intendo?
Sì, sì.
È giunto il momento di staccare il “fare” dall’Essere. Hai “fatto” e la tua modalità nel “fare” è molto attiva. Ora hai necessità di spostarti nell’Essere: fare silenzio, lasciarti guidare. È una capacità che già hai: non devi imparare. La cosa per te impegnativa non è l’ascolto, è affidarti e seguire ciecamente ciò che ti giunge. Quella è la tua scelta.
Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 17.08.2024
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