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Tutto in un sogno

Il sogno inizia con me e il mio compagno che abitiamo in questo grande palazzo a forma di ferro di cavallo squadrato (forma di C). Il nostro appartamento è nella parte nuova del palazzo (guardandolo di fronte) mentre ci sono grandi lavori di ristrutturazione nell’altra parte.

Io mi accorgo che non ho la chiave magnetica per entrare dal cancello principale, e ne parlo al mio compagno che invece è in possesso della chiave principale/originale (siamo dentro l’appartamento).

Io devo uscire per fare delle commissioni e all’uscita trovo mio padre che è arrivato senza preavviso. Il cancello è ancora aperto: entriamo, e pur avendo appena traslocato, abbiamo la camera degli ospiti, quindi sistemiamo il mio papà lì..

Io devo uscire, quindi esco. Questa volta come esco, vedo che non posso più contattare il mio compagno al cellulare e non ho la chiave magnetica con me.
Nello stesso momento vedo una specie di pozzo profondissimo, (anzi direi senza fondo) in mezzo al vano del cancello attraverso il quale di solito si entrerebbe per questa parte del palazzo.
Le mie chiavi (quelle senza la chiave magnetica) mi cadono dentro il pozzo.
Ma non ho tempo per sconsolarmi perché sento che arriva mia madre che scende dall’autobus giusto di fronte al palazzo.

In quel momento mi sento frustrata perché anche lei è arrivata non invitata e inaspettatamente. Le chiedo cosa ci faccia qui; lei mi dice che voleva vedermi ma che c’è qualcosa che deve recuperare alla stazione da dove è venuta.
Allora prendiamo un autobus che ci porta in una stazione all’aperto, con tanti stand rossi con numeri bianchi che indicano le fermate dei bus lungo una linea retta. Sembra che la stazione sia collegata all’aeroporto, e sembra molto datata, comunque strana.
Le dico di aspettarmi all’entrata, dove c’è un baretto, e lei si prende qualcosa da bere.
Nel frattempo io cerco la cosa che aveva dimenticato e compro anche i biglietti di ritorno.

Risaliamo sul bus per tornare a casa e scendiamo davanti al palazzo.
Qui io dico a mia mamma che ho dei problemi con le chiavi. Lei rimane perplessa e quasi mi sgrida, strillando, che non è possibile che io non abbia le chiavi.
Allora le mostro il pozzo e le dico di stare ferma ad aspettarmi perché mi viene in mente che posso suonare alla porta di una signora che conosco che abita dall’altra parte del palazzo, nell’altra entrata.

Faccio così: suono e la signora (che ho già conosciuto o mi è apparsa in altri sogni) mi apre.
Io ricordo che stava dando in affitto il suo appartamento.
Lei mi invita ad entrare a casa sua. Io cerco di spiegarle che devo andare a casa mia, che è giusto alla fine del corridoio, ma lei mi tratta come una vecchia conoscente e, fattami entrare, inizia a raccontarmi tutti i suoi problemi con l’appartamento (che ha una gran facciata aperta, come buttata giù, che da sul piazzale interno allo stabile, dove sono in corso i lavori).
Insomma il suo appartamento dovrebbe essere già arredato, invece le hanno tolto i muri e ha le cose tutte sparpagliate.
Io ad un certo punto mi stufo e le dico che devo tornare a casa mia.
Esco dalla porta e nel corridoio non riesco quasi più a trovare il mio appartamento.
Cerco e cerco e arrivo fino all’angolo finale del corridoio, dove vedo come una scala interrotta. Allora mi accorgo che in realtà non sono al piano in cui abito, ma più sopra.
A quel punto vedo anche un’altra scala: la prendo e arrivo alla porta di casa dove, magicamente, mia madre è con me.
Entro e vado subito dal mio compagno che mi dice che avrei potuto chiamarlo; io gli mostro che non potevo.
Quindi gli spiego che ho mia madre con me. Ci guardiamo come per dire: “E adesso?”.
E il sogno svanisce con mio papà che entra in sala nello stesso momento di mia mamma e si crea tensione sul come organizzarsi, visto che mio papà nella vita non ha mai perdonato mia mamma e sta male ogni volta che lei viene anche solo nominata.

Il sogno è una fotografia della fase del Cammino Evolutivo che stai attraversando, che …
– ti parla del nuovo percorso che hai intrapreso scegliendo di aprirti a una Nuova Visione, dunque una Nuova Casa che, benché sia ancora con “lavori in corso”, è la tua Casa, il nuovo Contesto di Espansione che contiene Atteggiamento alla Vita (compagno), Orientamento (padre) e Concreto della dimensione terrena (madre);
– ti da indicazioni rispetto al lasciare andare vecchie chiavi di lettura che non ti sono più utili e ti invita a ricercare la chiave (chiave magnetica) nel tuo Atteggiamento alla Vita;
– ti da indicazioni di accogliere il tuo Orientamento (padre) lasciando andare, o meglio riunificando gli opposti rispetto a conflitti con il Concreto di questa dimensione (madre).

Dunque per te l’invito è riunificare al tuo interno l’Orientamento Spirituale (padre) con ciò che è materialmente Concreto nella dimensione terrena (madre).

L’accoglimento nel Concreto passa attraverso la ricerca e l’osservazione con il discernimento rispetto a ciò che ti appare estraneo eppure vicino (vicina di casa). In altre parole per te è l’invito a mantenerti nell’atteggiamento dell’osservatore anche rispetto a ciò che ti sembra estraneo e non connesso alla tua Vita.

In Realtà è proprio attraverso ciò che appare esterno che ritrovi la via per tornare al tuo Centro con tutte le tue parti.
Tutto ciò che accade con la vicina, infatti, attiene a ciò che ti è estraneo ma vicino: lo osservi come strano e sbagliato, eppure è attraverso quella vicina che puoi ritrovare Casa.

Ciò che nel sogno accade fuori dal cancello (bus, stazione, aeroporto, biglietti e infine l’autobus preso con tua madre per tornare a casa) è l’indicazione per te di vivere nel Concreto della dimensione terrena nell’Autonomia sociale (bus) alla ricerca di ciò che ti consente di tornare a Casa.

Dunque esplorare e sperimentare, Cosciente e consapevole che tutto ti riporta al tuo Centro.

Tratto da una canalizzazione alla Fonte
effettuata il 1.2.2022

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