Fuori di te non c’è nulla
Ma perché la malattia?
Nella tua vita hai ricevuto numerosi comunicazioni rispetto a questo con accadimenti, situazioni, relazioni. Tuttavia il tuo atteggiamento di giudizio e separazione non si è modificato, ma in qualche modo incrementato. Dunque tu, nella tua parte non incarnata hai innalzato il tono, facendo giungere la comunicazione al corpo fisico. Ma non c’è nulla di sbagliato in questo, poiché è l’esperienza che hai scelto per andare oltre ed Espandere in questa incarnazione. Dunque sii grata e vai avanti. Puoi lavorare su questo in infiniti modi: Antonio ti dirà come. Ma il punto più importante è accogliere che quanto sta avvenendo è un dono e non una condanna.
È chiaro per te?
Mah … io non la penso così … Se questi doni sono così, è una condanna veramente … Tra un po’ non posso neanche ridere .. non posso far niente. Io la chiamo “una condanna”.
E dunque resterà una condanna.
Invece devo pensare che non lo sia?
Non devi pensare: pensare è mentale. E’ accogliere che sia una comunicazione per te e lasciare che la comunicazione lavori al tuo interno, cambiando atteggiamento. Cerchi una soluzione in causa – effetto. Cerchi un “fare” per “ottenere”: questo non ti sposta dall’atteggiamento di separazione che stai vivendo ora.
È chiaro per te?
Sì. È chiaro, però è difficile da mettere in atto.
Dunque lo sarà. Poiché tu sei creatore e fintanto che riterrai che sia difficile lo sarà.
Eh, sì! Quindi non devo continuare ad andare dagli specialisti? A chiedere di fare esami, risonanze, tac?
Non c’è nulla che tu “debba fare” e non c’è nulla che tu “non debba fare”: lasciati guidare dal tuo Sentito Profondo. Ma fintanto che non cambierai il tuo atteggiamento continuerai a girare tra gli specialisti.
È chiaro per te?
Sì … sì, sì …
Non c’è nulla fuori di te: tutto avviene al tuo interno.
Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 17.05.2023
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