Foto di Gabriela Nunes da Pixabay

Questo pomeriggio durante un seminario, uno dei Facilitatori ha detto che ognuno di noi è una individualizzazione dell’Assoluto.
Ma se ci sono solo io, non ci possono essere altre individualizzazioni. Tuttavia in aula oltre a me c’erano diverse altre persone. E questo mi disorienta un pochino.

Pretendi di leggere con gli occhi sequenziali terreni l’Assoluto: non lo puoi fare. Apriti alla possibilità che ci sia un’altra chiave di lettura, la Vera chiave di lettura.

Tu Sei Il Tutto che compone tutto che ha scelto di individualizzarsi in una forma che, nell’incarnazione di cui hai consapevolezza, si chiama XYZ. Ma poiché Sei Il Tutto, sei anche l’individualizzazione che ha scelto di incarnarsi in una forma chiamata FGH e così via. Dunque ti destabilizza il fatto di non aprirti alla possibilità che Tu Sei Il Tutto: ti vedi e ti leggi solo come l’individualizzazione XYZ. Ma ciò che non è tangibile, non è spiegabile con le leggi duali sequenziali.

Dunque se ti chiedo: “cosa hai mangiato a pranzo?”, la tua mente torna al ricordo del cibo ingerito. Ma se ti chiedo: “quando hai mangiato quel cibo?”, tu rispondi “prima, a pranzo”, ma l’unico istante Reale è il Qui e Ora. Dunque è ora che stai mangiando quel cibo. La tua mente non può capire poiché è immersa nella sequenzialità temporale. Dunque, mentre a livello concettuale accetti che il tempo non esiste, che esiste un solo istante, il Qui e Ora, nella tua quotidianità continui a vivere il prima/dopo, passato/presente/futuro esattamente come continui a viverti come individualizzazione XYZ allontanando dalla tua esperienza che ogni individualizzazione è in risonanza, e quindi in manifestazione, rispetto all’individualizzazione XYZ di cui hai consapevolezza. E che quella manifestazione Sei sempre Tu, in quanto Tutto individualizzato in un’altra forma.

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 16.05.2023