Nulla è separato da te
Molte volte ho la sensazione di sapere tanta teoria, però di non riuscire a metterla in pratica come, ad esempio, nel seguire il mio sentire profondo. E mi chiedevo se con la mia migliore amica, l’ultima volta in cui abbiamo parlato, ho lasciato spazio al mio sentire o se l’ho confuso con un altro corpo. La mia mente non capiva il mio atteggiamento, ma comunque sono andata avanti e lei, dopo le mie parole, si è arrabbiata con me e non vuole più sentirmi né vedermi.
La domanda che poni presuppone che la tua amica sia separata da te e che agisce o reagisce in causa – effetto per ciò che hai detto o fatto. In Realtà lei ti mostra ciò che nel tuo Cammino di Espansione è per te conosciuto, mappato, amichevole e che reagisce, nella separazione, al sentirsi giudicata. Dunque la domanda per te è “In che cosa continuo a percepire un giudizio esterno nel mio Cammino di Espansione?” e, ancor prima, “In che cosa sono giudicante verso di me nel mio atteggiamento e verso ciò che percepisco come esterno?”.
Quando segui il tuo sentire profondo, cade il giudizio, il “giusto e sbagliato”, “bene e male”. Resta l’osservazione, per cogliere l’indicazione di percorso.
L’ascolto interiore non prevede sentenze verso ciò che è esterno a te. Dunque, asserire giusto o sbagliato, bene o male, ti mantiene nella separazione, e nella separazione si manifesta la reazione di separazione.
Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 17.06.2023