A occhi chiusi vedo meglio

Ho toccato con mano quello che mai avrei immaginato:
e cioè che la vista può essere una distrazione, e persino un limite

Foto da primatreviglio.it

L’appuntamento con il destino per Oney Tapia arrivò il 25 maggio del 2011. Era arrivato in Italia dalla sua Cuba nove anni prima e aveva cominciato a lavorare come tree climber: una specie di giardiniere acrobatico che taglia i rami degli alberi anche a quaranta metri di altezza.

Quella mattina doveva abbattere un pioppo nella città di Lodi, una cosa che aveva fatto già tante volte in passato. Si era tirato su con le funi e aveva quasi terminato il lavoro, quando un grosso ramo gli cadde addosso dall’alto, colpendolo sul volto. Sentì un dolore forte, e si trovò improvvisamente avvolto dal buio.

Dopo l’infortunio Oney ha perso la vista per sempre. I primi tempi sono stati duri, ha dovuto imparare a fare ogni cosa da capo: cucinare, mettere in moto la lavatrice, mangiare da solo. Ma non bastava, rimaneva il senso di perdita per la vita precedente.

Un giorno sua madre arrivò da Cuba e gli disse: «Se non prendi in mano la tua vita, nessuno ci penserà al posto tuo. Datti una mossa!». Oney rimase colpito da quelle parole, ma per ricominciare aveva bisogno di qualcosa in cui riconoscersi e realizzarsi. Da giovane era stato un ottimo giocatore di baseball, e così decise di ripartire dallo sport per costruire una nuova vita. Ha provato il goalball, il toreball e il judo, ma la vera svolta è arrivata con il lancio del disco. Alla prima competizione, ha segnato il record italiano.

Non è stato semplice, però, diventare un campione. All’inizio lo stress delle gare e il rumore dello stadio lo mandavano nel pallone. Ha lavorato duramente su se stesso per superare le sue debolezze. E nel 2016 la sua determinazione gli ha regalato la medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro.

Oggi Oney è un uomo felice, che ha vinto anche una gara di ballo in un importante programma televisivo nazionale. La cecità non è più un problema per lui. «A occhi chiusi riesco a vedere le cose meglio di prima», ama ripetere.

Tratto da Vite straordinarie
nuovicittadini-prefto.it

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