Autismo e genialità
Oggi è un quarantanovenne, ma quando era piccolo mostrò da subito difficoltà di linguaggio. A tre anni gli fu diagnosticata una forma di autismo. Ma Stephen Wiltshire è anche un savant: una persona che, pur presentando ritardi cognitivi gravi, ha sviluppato delle abilità straordinarie. Il suo talento venne scoperto già ai tempi della scuola: al rientro in aula dopo le gite nella Londra in cui è cresciuto, preferiva usare matite e colori per riprodurre perfettamente tutti i monumenti che aveva visto. Sfruttando la sua passione per l’arte, riuscirono a insegnargli a parlare.
Non a caso le sue prime parole furono “carta” e “penna”. Così a soli nove anni la sua carriera prese il volo e con essa anche la sua vita. Controllando il mondo attraverso una penna, è riuscito ad acquisire il controllo su se stesso. È arrivato a conseguire anche una laurea. Quando ha voglia di disegnare non perde tempo, tira fuori dalla borsa l’occorrente e inizia subito ad abbozzare un panorama. Ama salire sui mezzi pubblici da solo in cerca di ispirazione, ma non mancano delle operazioni di rito che compie quotidianamente per mantenere la sua routine, come il suo sandwich che è sempre lo stesso e alle 13,30 in punto.
Grazie al suo talento, a Stephen bastano pochi minuti in elicottero per memorizzare e poi riprodurre nei dettagli e in una prospettiva perfetta la città che ha sorvolato. Oggi è un affermato illustratore. Ha una galleria personale nella City e viene invitato ai più grandi eventi per realizzare, su pannelli lunghi decine di metri, gli skyline delle città che lo ospitano. Ha viaggiato in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia. La sua però non è solo una già straordinaria dote di memoria. Il suo tratto va oltre la sterile trascrizione di forme su foglio. Stephen padroneggia diverse tecniche pittoriche e nelle opere esprime tutta la sua anima e il suo vissuto, come solo un grande artista è in grado di fare.
Tratto da Vite straordinarie
nuovicittadini-prefto.it
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