Chi guarisce cosa?
Una realtà non ci fu data
e non c’è
ma dobbiamo farcela noi
se vogliamo Essere
Luigi Pirandello
L’osteoartite è una forma di artrite caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine articolare. I sintomi che causa a chi ne è affetto sono infiammazione, rigidità articolare, dolore, ingrossamento dell’articolazione.
Nell’esperimento i 180 pazienti vennero divisi in tre gruppi:
– al primo gruppo (59 pazienti), venne effettuata un’artroscopia, che consiste nel raschiamento e nell’abrasione della cartilagine danneggiata;
– al secondo gruppo (altri 61 pazienti) venne invece operato un lavaggio con 10 litri di soluzione salina;
– al terzo gruppo (60 pazienti) venne effettuato un intervento chirurgico diverso: vennero portati in sala operatoria, preparati all’intervento, anestetizzati e una volta tornati nella loro stanza d’ospedale riportavano i segni dell’intervento con i tagli del bisturi all’altezza delle ginocchia, le bende e tutto quello che ci si aspetterebbe da un post – intervento.
Soltanto che Moseley … NON li aveva operati!
Era tutta una messinscena, organizzata per convincere i pazienti di essere stati curati come tutti gli altri.
L’esperimento fu condotto in doppio – cieco, ovvero in maniera tale che nè i pazienti nè gli sperimentatori sapessero “chi fosse sottoposto a cosa”, per evitare che sia le persone operate che i medici, con le loro aspettative o giudizi, potessero influenzare l’andamento dell’esperimento.
I tre gruppi furono sottoposti, successivamente all’operazione, allo stesso trattamento post – operatorio e alle medesime procedure riabilitative
Ebbene…
tutti e tre i gruppi di pazienti operati hanno mostrato uguali miglioramenti dopo l’intervento, vero o finto che fosse.
Le persone operate per finta ignorarono la verità per due anni, periodo durante il quale si ristabilirono e ricominciarono a camminare in modo analogo a quello degli altri due gruppi.
Alcuni ebbero bisogno di un bastone, altri addirittura ripresero a giocare a basket con i nipoti.
Noi creiamo
il nostro mondo
Buddha
Grazie per questo interessantissimo articolo. Condivido pienamente e l’ho sperimentato personalmente. Oltre all’effetto placebo esiste anche quello nocebo e questo dovrebbe farci riflettere su quanto la nostra mente sia fortemente condizionabile (nel bene e nel male)