Chissà se vorrà una mamma nera
Lei, Yodit Abraha, è una psicologa e mediatrice culturale, cittadina italiana, di origine eritrea, di 46 anni, che vive in Sicilia da quando di anni ne aveva 11; lui, Luca (nome di fantasia), è un bambino palermitano di 7 anni che ha trascorso metà della sua vita in una comunità per minori e che, come ha raccontato, “non era capace di sorridere” dopo tante sofferenze già in età così precoce.
Da 18 mesi tutto è cambiato sia per Yodit che per Luca, lei infatti è la prima mamma di origine straniera ad avere preso in affidamento un minore italiano e con la sua preparazione ed il suo amore, ha fatto tornare il sorriso sulle labbra del piccolo.
Il mestiere di mediatrice culturale ha portato Yodit a vederne veramente “di ogni”: storie di disperazione, di abbandoni, di difficoltà e sofferenza, e l’ha sempre spinta a lavorare per il bene e a voler donare agli altri il bene che lei stessa ha ricevuto.
Yodit racconta, in un intervista a La Repubblica, della sua fuga dalla città di Asmara, in Eritrea, e del suo arrivo in Sicilia:
“Ho amato Palermo fin da subito, è stata la città della mia indipendenza, dove ho trascorso gli anni dell’università. Vivere a Palermo significa vivere in tanti mondi contemporaneamente.”
Così questa foto apparsa qualche settimana fa su una testata locale, in cui sono immortalati Yodit e Luca che si stringono nel più bello degli abbracci, racconta di due storie di vita che si intrecciano, legate dall’amore e dall’inclusione di due anime, entrambi con un passato difficile (Yodit è fuggita dall’Africa da piccola) e che ora crescono insieme.
La donna racconta di essere stata molto preoccupata all’inizio per il possibile rifiuto da parte di Luca rispetto al colore della sua pelle. “Chissà se vorrà una mamma nera” si chiedeva la futura mamma, che è andata al primo incontro privato con il bambino portando con sè una cartina per spiegare a Luca la sua storia e da dove venisse.
Alla richiesta della donna se il bimbo avesse qualche domanda o perplessità sul colore della sua pelle, la risposta di Luca è stata semplice e diretta: “No, nessuna”. La possibilità di essere amato, di avere una famiglia va ben oltre ogni colore.
Tratto da positizie.it
Che bella storia| Non per nulla si è prodotta a Palermo, città multiculturale e multietnica da sempre dove le differenze non sono che la stessa immagine riflessa da diversi specchi.