Da avversità a risorsa

Foto da Wikipedia

Fiori finti, grandi e colorati riempiono la roulotte come un giardino. Prendono fuoco subito quando una candela si avvicina alla plastica e le fiamme avvolgono tutto.
È il 1928 e Django Reinhardt ha appena diciotto anni. Non sa che quella notte cambierà la sua vita e aggiungerà un tassello importante alla storia del jazz.

Nato da una famiglia di origine sinti, è cresciuto tra i carrozzoni e le vie di Parigi. Non sa leggere né scrivere, ma già da ragazzo, sostenuto da un talento che si fa notare, suona il violino e il banjo. La gente ama ascoltarlo.

Il giorno dell’incidente la sua carriera sembra pronta a una svolta, perché Jack Hylton, “il re britannico del jazz”, gli ha proposto un contratto con la sua orchestra. Il destino, però, si spinge ancora più in là. Nella roulotte dorme sua moglie, che è incinta: ha preparato i fiori per il funerale di un ragazzo sinti. Dal rogo che scoppia all’improvviso, innescato dalla fiammella della candela, si salvano entrambi. Ma Django ha profonde ustioni a una gamba (che rischia di perdere) e alla mano sinistra: con il mignolo e l’anulare atrofizzati tornare a suonare sembra impossibile.

Gli anni della convalescenza sono lunghi e duri, ma è proprio in questo periodo che diventa il Django Reinhardt che oggi tutti conoscono. La creatività deve fare i conti con la sua nuova condizione, matura uno stile che lo consacrerà fra i chitarristi jazz più famosi. Con due dita semiparalizzate riesce a toccare il cuore dei parigini che accorrono ad ascoltarlo.

Conosce il violinista Stephane Grappelli e con lui fonda il Quintette du Hot Club de France. Unisce il jazz americano e la musica tradizionale zigana: il gipsy jazz, appunto. Neppure la seconda guerra mondiale riesce a fermare la sua musica, e proprio in questi anni Django registra una delle composizioni più apprezzate. Una delle sue foto più note lo ritrae (finalmente) a New York: brillantina, baffetti, sigaretta morbida tra le labbra e le due dita che corrono sulle corde.

Tratto da Vite straordinarie
nuovicittadini-prefto.it

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