Fare impresa con meno di un euro.
Follia? Forse …

Roberto Mazzuca, 29 anni, calabrese di Cosenza, in Albania ha trovato la sua America. «Sono arrivato a Tirana nel 2013, per studiare Odontoiatria all’università Nostra Signora del Buon consiglio. L’ho scelta perché, benché allo stesso livello di tante università italiane e con titolo equipollente, è più facile entrare. Ero venuto per studiare e scappare, ma qui ho trovato una realtà incredibile: tanto entusiasmo e ottimismo. Nel corso del primo anno, in amicizia ho aiutato alcuni connazionali a trovare un appartamento in affitto. Quando si è sparsa la voce, in tanti hanno iniziato a cercarmi e lì ho capito che se ne poteva fare un business» racconta Roberto.

«L’anno successivo, ho distribuito dei fogliettini pubblicitari a tutti i ragazzi che hanno sostenuto il test d’ingresso. Alcuni amici mi hanno preso in giro, ma in breve avevamo più clienti che case disponibili. L’anno successivo, con il mio coinquilino e poi socio Pasquale Celestino, registriamo un record: 37 appartamenti affittati in 17 giorni!».

All’inizio i due collaborano con un’agenzia, ma nel 2015 avviano la loro attività: Affitti italiani (www.affitti-italiani.it). «Abbiamo aperto con 100 lek, meno di un euro, avviando una Sh.pk, l’equivalente in Albania della nostra Srl. In meno di 24 ore abbiamo ottenuto il nostro Nipt, cioè il numero identificativo, che corrisponde alla nostra Partita Iva. Entrambi abbiamo lasciato gli studi, anche se Pasquale è figlio di un dentista e io di un affermato rappresentante di prodotti del settore».

A consacrarli è stato un servizio del programma Le Iene, che procura loro credibilità e tanti contatti.

Il primo ufficio è un sottoscala, pagato l’equivalente di 300 euro al mese. «Ma tanto gli incontri con i clienti e le riunioni di lavoro li facevamo nei bar, che sono luoghi sempre affollati e molto usati anche per parlare di lavoro» spiega Roberto.

Gli affari vanno sempre meglio e dall’anno scorso si allargano in un ufficio di 70 mq in un palazzo nuovo in centro, a due passi dall’Ambasciata italiana, con vista panoramica.

A far volare il business, c’è la diversificazione: «Agli affitti per gli studenti ci dedichiamo un paio di mesi all’anno. Per il resto, aiutiamo le aziende a reperire uffici e magazzini, ma anche a trovare i professionisti che li seguano. Prima abbiamo studiato il mercato, poi allargato il business dagli affitti alle compravendite. Ora fatturiamo circa 150mila euro e cresciamo di anno in anno».

Del resto, il settore immobiliare in Albania è in pieno boom. Soprattutto a Tirana e nelle località turistiche, è un proliferare di cantieri per edifici innovativi. Roberto oggi ha avvicinato un nuovo target: quello dei pensionati italiani. «Ho fondato l’Apia, Associazione dei pensionati italiani in Albania (apiapensionati@gmail.com) che offre servizi per gestire al meglio il trasferimento in un Paese in cui un appartamento in affitto costa 300 euro e si vive bene anche con due pensioni che, cumulate, non superano i 1.500 euro. Qui ho ottenuto risultati che in Italia non sarebbero mai stati possibili» conclude Roberto. 

Tratto dall’articolo “Albania, il Paese delle aquile”
pubblicato su Millionaire di settembre 2019.

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