Il Paradiso è qui

Image by Adina Voicu from Pixabay

Come si va in paradiso? Attraverso l’incarnazione fisica sulla Terra. Fondendo ogni aspetto di voi nel momento dell’Adesso. Accettando voi stessi – ogni cosa di voi. Vivendo la vostra vita al massimo nel momento presente.

Ai tempi di Atlantide l’obiettivo era essere un umano, essere uno Spirito manifesto nel corpo e nella mente. Era una sfida per il vostro spirito rimanere dentro la materia fisica, quindi molte delle attività atlantidee vertevano sul rendere onore al percorso fisico magnificandolo. Il corpo divenne un tempio.

In seguito, avvenne che, una volta giunti sulla Terra, vi siete messi a negare la vostra parte umana. I Catarì, i Perfettissimi, credevano che tutto sulla terra fosse malvagio, che qualunque cosa avesse a che fare con la carne, perfino con la bellezza della natura, fosse male. Forse temevano le sue energie di seduzione. Essi crearono il loro personale dio del mondo, il diavolo e tutto ciò che riguardava il vivere nella realtà fisica divenne una lotta.

Ma perfino quei Catari che si concedevano qualche indulgenza – un po’ di sesso ogni tanto, il gusto di una buona mangiata e altri piaceri terreni – perfino loro credevano che l’esperienza umana fosse una brutta cosa. Le Chiese, naturalmente, rinforzarono questo concetto parlando di peccato e di debolezza della carne, così ora è una credenza molto comune: Dio è perfetto, gli uomini sono imperfetti.

Molte, tantissime persone sono pronte ad andarsene, aspettano di andare dall’altra parte, credendo che l’Utopia sia in qualche regno lontano. Quando un normale umano lascia la Terra, lascia il corpo dietro di sé, ma rimane nella medesima consapevolezza. Si porta con sé quel tipo di consapevolezza, va dall’altra parte e, spesso, rimane deluso di non trovare un paradiso leggiadro e perfetto. Per la maggior parte degli umani è più o meno la stessa cosa di quando erano in Terra, ma senza il corpo fisico.

Pensa che frustrazione! Passano tutta la vita a cercare di essere perfetti, cosa che non sarà mai, a pregare un Dio, che non è quello che pensano, a chiedere perdono quando non ce n’è bisogno, arrivano dall’altra parte e trovano le stesse cose che avevano sulla Terra. Non c’è da stupirsi che si reincarnano di nuovo sulla Terra così in fretta!

Ora, adesso, la consapevolezza sta cambiando e sta cambiando perché esseri ispirati, come voi, hanno preso coscienza che il cambiamento si fa qui. Avviene qui. Non c’entra con la negazione della vostra essenza umana; c’entra, invece, con l’amarla, esprimerla, goderla e, soprattutto, giocarci insieme.

C’entra con l’integrazione che avete qui nel momento dell’Adesso. Non perfezione, ma integrazione. Se state cercando la perfezione, vi toccherà vivere molte vite qui sulla Terra. Non esiste la perfezione, esiste l’accettazione. È un principio molto semplice, ma, per chissà quale motivo, gli umani non vogliono crederci. Vogliono credere che c’è ancora qualcos’altro da studiare, qualcosa per rendere perfetto il loro corpo, qualcosa che devono realizzare, qualche sacro mistero da capire. Davvero, non c’è altro sacro mistero se non che anche voi siete Dio. È così semplice che mi viene da piangere per voi.

Tratto dal libro Vivi la tua Divinità
di Adamus Saint Germain
canalizzato da Geoffrey e Linda Hoppe

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