Io sono OK, tu sei ok

Guida all’analisi transazionale

di Thomas A. Harris

Perché ci comportiamo in un certo modo e come possiamo riuscire a modificare il nostro comportamento se lo desideriamo?
Come servirsi delle scoperte della psicoanalisi per affrontare problemi di relazione?

L’analisi transazionale, oggetto di questo libro, trascura molte componenti essenziali della psicoanalisi classica ritenuta troppo astratta e, basandosi su pochi concetti essenziali e su un’estrema semplificazione del linguaggio, concentra la sua attenzione sulle comunicazioni reciproche cercando di individuare i meccanismi inconsapevoli che le governano. Il soggetto giunge così a comprendere il proprio comportamento e quello altrui e, se necessario, a intervenire su di esso.

Io sono OK tu sei OK non è un manuale specialistico per analisti ma una guida pratica all’analisi transazionale che si basa su un’estrema semplificazione del linguaggio e sulla riduzione di tutto ciò che avviene nelle relazioni tra le persone a tre concetti di base: il Genitore, l’Adulto, il Bambino come modi di comportamento esistenti in ogni persona, i quali, a seconda della misura in cui intervengono nelle transazioni, o rapporti interpersonali, determinano un comportamento nevrotico (NON OK) oppure normale (OK).
Il successo del libro dipende dal fatto che descrive in un linguaggio semplice alcune operazioni che possono essere facilmente comprese da tutti e soprattutto verificate nella loro possibilità di modificare i nostri rapporti con gli altri.

Un passo del libro

Dici a tuo figlio di sei anni di tornare fuori a dare un pugno nel naso a quel bambino “come lui ha fatto con te!”. Perché?
Partecipi a una marcia di protesta contro la guerra. Perché?
Doni un decimo dei tuoi introiti alla chiesa. Perché?
Non denunci il tuo amico intimo, anche se sai che è colpevole di grosse evasioni fiscali. Perché?
Ti assumi la responsabilità di uno sbaglio di un dipendente. Perché?
Sei in favore di leggi per la casa, ma dimentichi di andare a votare. Perché?
Dici a tua figlia che deve smettere di frequentare una certa amica che proviene da una famiglia di dubbia reputazione. Perché?
Non permetti ai tuoi figli di assistere a certi programmi televisivi. Perché?

Ogni giorno la maggioranza della gente prende decisioni di questo tipo. Sono tutte decisioni morali o riguardanti ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Da dove provengono i dati su cui si basano queste decisioni? Dal Genitore, dall’Adulto e dal Bambino. […]
[…] Indagini continue hanno confermato il presupposto che questi tre stati esistono in ogni persona. E’ come se ciascuno recasse in sé la personalità infantile di quando aveva tre anni. Ognuno porta dentro di sé anche i propri genitori. Si tratta di registrazioni a livello cerebrale di esperienze concrete di avvenimenti interni ed esterni, i più significativi dei quali risalgono ai primi cinque anni di vita. […]

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