La più “dominante”

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Foto AFP: Leon Neal

Nel 1987, all’età di 6 anni, dopo una lezione di nuoto, Esther accusa forti vertigini e perde conoscenza. Portata d’urgenza in ospedale, le viene riscontrato un accumulo di liquidi nel cervello. I medici le installano uno shunt e la dimettono dall’ospedale sei settimane dopo. Nel giugno del 1989, Esther avverte mal di testa, pressione dietro gli occhi e dolore al collo, ma gli accertamenti ai quali si sottopone non evidenziano nessuna anomalia.

 

Nell’ottobre dello stesso anno, Esther inizia a lamentarsi per un lancinante dolore all’inguine al quale fa seguito, durante le festività natalizie, un ictus che rende necessario un altro shunt al cervello. La scoperta che i forti dolori diffusi sono causati da una mielopatia vascolare attorno al midollo spinale rendono necessario, nel gennaio 1990, un’operazione della durata di nove ore che genera in lei l’incapacità di muovere le gambe. Un ulteriore intervento chirurgico, a marzo dello stesso anno, lascerà Esther completamente paralizzata.

 

Durante la lunga e impegnativa riabilitazione, Esther impara a giocare a pallavolo, basket e tennis in carrozzina. Dopo aver praticato per diversi anni il basket a livello di club, viene invitata a far parte della squadra nazionale di pallacanestro in carrozzina, vincendo il campionato europeo nel 1997.

 

Oggi Esther Mary Vergeer è una tennista olandese in pensione che tra singoli e doppi ha vinto 42 tornei del Grande Slam, 22 campionati di fine anno e 7 titoli Paralimpici.

 

Considerata la tennista in carrozzina numero uno al mondo dal 1999 fino al suo ritiro nel febbraio 2013, Esther detiene una strisca vincente di 470 partite consecutive. Nel corso della sua carriera ha vinto 700 partite e ne ha perse 25 aggiudicandosi 148 titoli singoli, tra i quali quattro medaglie d’oro per single paralimpici e 14 Wheelchair Tennis Masters NEC.

 

Ancora oggi sono in tanti a definirla la giocatrice “più dominante” negli sport professionistici.

 

Tratto da https://disabilinews.com/

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