La Verità sulla Legge di Attrazione – 3

Che cosa mi impedisce di fare arrivare le persone che possono permettermi di manifestarmi al meglio?

Nulla lo impedisce, ma non vedi tale manifestazione poiché una volta espresso l’intento lo carichi di aspettativa e della paura del contrario. Dunque ti muovi “verso” e allo stesso tempo dalla parte opposta, poiché in te vi è ancora radicata la paura dell’inadeguatezza. E’ questa che crea la realtà di cui hai consapevolezza.

A volte non penso il contrario, ci credo. L’aspettativa, sì, è quella di avere dei risultati e non vedendoli allora mi sento inadeguata. Che cosa devo cambiare? In che cosa devo concentrarmi di più?

Non devi “fare”, non devi sforzarti di concentrarti sul fare, ma muoverti verso ciò che senti nel Profondo con l’assoluta certezza che già E’ a prescindere da ciò che ti mostrano i tuoi organi di senso terreni. Dunque quando dici “Ci credo, ma non vedo il risultato e mi sento inadeguata” a livello Profondo significa che non ci credi, poiché se ci credessi il risultato sarebbe ininfluente perché sai già che il risultato E’ a prescindere da ciò che vedi ora.
Capisci cosa intendo?

Sì, lo capisco. Ma nel momento in cui non vedo il risultato vado in frustrazione, anche se ci credo. E allora sono convinta di aver fatto il meglio, di aver manifestato il mio meglio, ma non avendo risultati allora mi metto in discussione, mi chiedo che cosa avrei potuto fare di altro, di diverso.

Mantieni tutto a livello mentale ed emotivo. Ma per te è giunto il momento di muoverti a un livello superiore, poiché hai riscoperto la Verità e puoi fluire con essa. Dunque tutto ciò che attiene a “faccio questo dunque devo ottenere quello” ti mantiene nella causa – effetto e nell’osservazione dell’effetto, con l’illusione che la causa sia nel “fare”. In Realtà non vi è causa – effetto, ma tu che osservi fuori di te ciò che accade interiormente nel tuo Profondo.

Dunque osserva ciò che già è accaduto nella tua vita nei periodi nei quali non eri così concentrata sul “fare” ma ti muovevi seguendo il tuo Profondo senza aspettative: la tu attività, e ciò che accadeva nella tua vita, è fiorita. Ogni volta che hai caricato di aspettativa, ragionamento, strategia la tua quotidianità le cose hanno ricominciato ad andare nel verso opposto. Dunque non è ciò che fai, ma è come lo fai. Dire “do il meglio di me” quando il tuo meglio è caricato di preoccupazione e aspettativa, significa non credere nella tua Natura Divina.
Dunque lascia andare. Lascia strategie, stratagemmi, giudizi, concentrazione, sforzo e riporta la tua attenzione al Centro del tuo Centro e da lì muoviti con gioia oltre ogni aspettativa di risultato.

È per questa ragione che non riesco ad attirare il flusso di denaro, e tutto ciò che intraprendo poi si intoppa, succede qualcosa?

Sì. E “attirare il flusso di denaro” è fuorviante, poiché dentro di te rimane l’illusione che il denaro sia una cosa e tu un’altra. Ma non vi è separazione, dunque non hai da attirare nulla poiché non sei mancante di nulla. Non vedi manifesto nella tua vita il flusso di denaro poiché resti nella separazione dal flusso dei tuoi valori. E resti nella separazione del flusso dei valori poiché a livello profondo ti vivi separata da Chi Realmente Sei.

Quindi questo vale anche per il lavoro: l’avevo già trovato e poi l’ho perso [praticamente per una ragione umanamente ingiusta, dal mio punto di vista] perché mi sento separata, cioè non …

Il lavoro ti parla della tua scelta di azione nel tuo Cammino di Espansione, Dunque nel tuo Cammino di Espansione la tua scelta è coerente e quando vedi risultati ritorni nell’atteggiamento della paura della mancanza. L’atteggiamento della paura della mancanza crea la mancanza: trovi lavoro perché sei nella scelta giusta. Nella scelta d’azione funzionale alla fase del Cammino che stai vivendo. Ma una volta che lo trovi hai paura di perdere il lavoro, o giudichi tutte le tue mosse e le mosse di chi appare altro per ottenere un risultato mentalmente costruito. Dunque la tua frequenza crea al tuo esterno apparente situazioni di giudizio, separazione e la conseguente perdita del lavoro.
Ciò che reputi ingiusto continua a portare la tua attenzione su ciò che ti appare altro separato da te, dunque continui a vedere un carnefice e resti nella posizione di vittima.

Ora osserva la situazione da un piano differente. Tutto avviene al tuo interno: carnefice, vittima e salvatore. Ma tu non sei né carnefice, né vittima, né salvatore: tu sei regista e sceneggiatore del film che stai vivendo. Dunque cambia ambientazione, personaggi e dai nuova vita al protagonista che sei sempre tu, smettendo di restare nel giudizio che ti separa.

Tratto da una Canalizzazione alla Fonte
effettuata il 7 aprile 2023

L'EVIDENZA

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