L’ubriaco, il poliziotto e le chiavi scomparse

Tutto ha origine nel sottile, per manifestarsi nella materia. Lo sappiamo da tempo, così come da tempo sappiamo che vi è un solo modo per cambiare l’andamento delle cose: modificare il nostro atteggiamento verso la Vita. Eppure continuiamo con i tentativi di sempre, come a dire: so che non funziona, ma è più facile.

Un poliziotto, di notte, si avvicina a un ubriaco, che sotto a un lampione, parla a voce alta guardando verso il basso.

“Buonasera!”, esordisce. “Posso essere d’aiuto?”. L’ubriaco, barcollante, gli rivolge uno sguardo assente, e con voce biascicata risponde: “Sto cercando le chiavi di casa!”
.
Desideroso di essere utile e di consentire allo sconosciuto un rapido ritorno a casa, l’agente si attiva nella ricerca, ma le chiavi non si trovano.

Dopo alcuni giri a vuoto, il poliziotto si avvicina ancora all’ubriaco e gli chiede: “Mi scusi … ma lei è proprio sicuro di averle perse qui?”. E l’ubriaco : “No, agente. Le ho perse laggiù in fondo”. “E allora perchè diamine le cerca qui?” replica stizzito il poliziotto. “Beh, agente, perchè qui c’è più luce!”.

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1 commento

  1. Annalisa Barbarossa

    Si torna sempre a ciò che sappiamo. Cerchiamo qualcosa lontano da noi. Invece è dentro di noi. Lo abbiamo già.

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