L’uomo che pensava di suicidarsi

Nel novembre del 1958, Augustine, chiamato da tutti Og, sta osservando nella vetrina di un negozio una pistola. Da diverso tempo pensa di farla finita e di suicidarsi. Ha 35 anni, è senza un lavoro e una famiglia, si sente solo e depresso. Guardando la pistola ripensa a quando ha perso la casa. In dieci anni di matrimonio ha accumulato tantissimi debiti. Il suo modo di affrontare le difficoltà è quello di bere. Tutti i giorni, va al bar per bere e dimenticare la situazione in cui vive. Gli restano solo una macchina, 30 dollari in tasca e qualche vestito.

Og, continua a fissare la vetrina, è convinto che comprando la pistola i suoi problemi finiranno. In quel momento, i ricordi della sua infanzia tornano ad affiorare nella sua mente. Da piccolo voleva diventare uno scrittore di successo. Sua madre lo ha sempre sostenuto, fino al giorno in cui un infarto mise fine alla sua vita. La strada che aveva intrapreso come giornalista non aveva portato i frutti sperati e lo aveva solo riempito di debiti. Il suo matrimonio era fallito. Ecco perché davanti a quella vetrina, Og, considerava l’idea del suicidio.

Per qualche motivo decide di continuare a camminare, fino ad arrivare all’ingresso di una biblioteca. Decide di entrare e rimane molto colpito dai libri di autoaiuto. Og, decide di andare ogni giorno in biblioteca per leggerli tutti, così passa i mesi successivi a studiare tutto ciò che trova per migliorare la sua vita.

Quei libri lo cambiano profondamente. Decide di vendere polizze assicurative per la compagnia di Clement Stone, uno degli autori che più di tutti aveva ispirato Og, nei suoi pomeriggi in biblioteca. L’azienda accetta di dargli un lavoro e Og porta la compagnia a fatturare 5 volte di più. La sua mentalità era cambiata completamente, aveva smesso di piangersi addosso e ora si impegnava più degli altri.

Per soddisfare il desiderio di spiegare le strategie apprese ad altre persone, Og, iniziò a scrivere dei libricini motivazionali. Uno di questi testi arriva all’ufficio della direzione e i suoi superiori lo chiamano per fargli dirigere una testata giornalistica interna all’azienda.

In qualche anno la testata diventa nazionale e attira l’interesse di una casa editrice, che contatta Og per scrivere un libro. È il sogno di una vita e Og firma per “Il più grande venditore del mondo”, un best-seller che ha venduto più di 30 milioni di copie in tutto il mondo.

Og Mandino, morì nel 1996 dopo aver realizzato e superato i suoi sogni più grandi. Così l’uomo che pensava di suicidarsi, ispirò milioni di persone a migliorare la loro vita.

Tratto da drittoallameta.it

1 commento

  1. Bonaria

    Bellissima storia

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