Non fermarti
“Credo nel lavoro che faccio. Il mio compito è di salvare vite, il maggior numero possibile, e lo faccio con convinzione e al meglio”.
Catia Pellegrino è stata il comandante della nave Libra della Marina Militare. Per l’esattezza, il primo comandante donna di una nave della Marina Militare, a capo di un equipaggio tutto al maschile.
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Raccontare i salvataggi è difficile. “Quando ci avviciniamo a queste imbarcazioni il mio compito è quello di essere il comandante: affronto la situazione certamente con un occhio umano ma soprattutto con lo sguardo di chi deve gestire tutto, deve fare in modo che nessuno si faccia male, deve salvare più vite possibili”. Le emozioni arrivano dopo, quando tutto è finito. Quando li hai salvati. E per farlo bisogna prima coordinare una motovedetta, tre elicotteri in volo, un aereo, e le decine di mezzi in arrivo una volta individuati i disperati.
Di sé dice questo: “Sono un ufficiale, tenente di vascello. Mi sono sempre impegnata e ho sudato per raggiungere gli obiettivi che mi ero posta, e non ho smesso di impegnarmi fino a quando non ho realizzato i miei sogni”. Voleva arrivare al vertice, e ha lavorato per avere quello che più di ogni altra cosa desiderava: “Comandare un pattugliatore, nave Libra o una delle altre tre navi gemelle”. Su nave Libra gli imbarcati sono stati quasi 3.000.
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Tratto da ansa.it
e skuola.net
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