Nonostante la malattia

Fabio Guglierminotti, conosciuto come Fabio Wolf nel mondo della thai boxe e del pugilato, dopo anni di agonismo come atleta professionista e di sfide sul ring, ha scoperto nel 2008 di dover combattere contro un avversario molto più importante di quelli con cui ha avuto a che fare sul ring, la sclerosi multipla.
Fabio ha appeso i guantoni al chiodo, ma ha deciso in quel momento che non avrebbe messo da parte la sua vita sportiva e che non si sarebbe fatto fermare dalla sua malattia. Ha indirizzato la sua passione per lo sport sulla bicicletta, è diventato un appassionato cicloviaggiatore e condivide con molte persone un nuovo punto di vista sulla malattia.
Nel 2020 Fabio ha anche fondato “160CM” una Associazione di Promozione Sociale che possa dare sostegno a chi ha la sclerosi multipla e incoraggiare un cambiamento di paradigma rispetto a come si può affrontare e convivere con la malattia.
Attraverso una serie di iniziative, l’Associazione persegue le seguenti finalità:
• migliorare la qualità della vita e fornire sostegno alle persone con sclerosi multipla o più in generale con patologie neurologiche del sistema nervoso centrale che hanno come complicanza la spasticità;
• sensibilizzare la collettività promuovendo un nuovo punto di vista sulla sclerosi multipla, quello del paziente;
• promuovere l’adozione di un approccio terapeutico olistico;
• promuovere un nuovo stile di vita maggiormente inclusivo e orientato alla condivisione del percorso di cura.
Come spiega Fabio sul sito internet dell’associazione, il suo scopo è quello di raccontare come la vita vada avanti e come si possano godere esperienze che arricchiscono e fanno crescere, nonostante la malattia:

“La bicicletta, che un tempo era il mezzo con cui mi relazionavo con lo spazio circostante, oggi è diventato anche un prolungamento delle mie gambe. Ho spasticità alle gambe, come molti malati di SM, ma è proprio il movimento ciclico della pedalata che mi aiuta ad alleviare la rigidità muscolare.
Sono qui per dire che, anche con una malattia cronica, si può avere una vita piena, si può continuare a sognare, esplorare posti nuovi, culture nuove, ma soprattutto è possibile vedere con occhi diversi. Si può osservare la malattia da un nuovo punto di vista.
Il mio intento è sensibilizzare chi ancora non conosce questa patologia e cercare di spiegare che per un malato cronico non esiste solo la malattia… Esistono, come per tutti, il lavoro, la vita sociale, gli affetti, gli interessi personali, insomma la quotidianità che ognuno di noi vive. Ed è in questa quotidianità che ogni persona con SM si muove.
Il mio è un messaggio di incoraggiamento, per chi ha la sclerosi multipla e non vuole arrendersi; per chi ha figli, amici, parenti con la sclerosi multipla e vuole essere di supporto e sostenere 160CM e contribuire a migliorare la vita di molte persone”

Oltre all’incoraggiamento e supporto ai malati, 160CM sta portando avanti diverse iniziative che vanno dalla sperimentazione concreta, come quella di 160THERAPY che ha appena donato alla Città della Salute di Torino – Ospedale Molinette un innovativo macchinario a onde d’urto radiali per trattare la spasticità dei malati. Raccolta fondi che è stata possibile grazie al contributo di singoli cittadini, associazioni come Rotary Club Torino 150 e aziende come la produttrice dell’apparecchio Storz Medical.
A 160 BIKE, 160 MUSIC, 160 BOXE e 160 SMILE, alcuni progetti già consolidati, altri in fase di avviamento, tutti con l’obiettivo di fare rimanere attivi e appassionare le persone affette da Sclerosi Multipla in una determinata disciplina sportiva o artistica..

Tratto da Positizie.it

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