Se fossi poesia

Un contadino stanco della solita routine quotidiana, tra campi e duro lavoro, decise di vendere la sua tenuta.

Dovendo scrivere il cartello per la vendita decise di chiedere aiuto al suo vicino che possedeva delle doti poetiche innate.

Il romantico vicino accettò volentieri e scrisse per lui un cartello che diceva:
“Vendo un pezzettino di cielo, adornato da bellissimi fiori e verdi alberi, con un fiume dall’acqua così pura e dal colore così cristallino che abbiate mai visto…”

Fatto ciò, il poeta dovette assentarsi per un po’ di tempo, al suo rientro però, decise di andare a conoscere il suo nuovo vicino.

La sua sorpresa fu immensa nel vedere il solito contadino impegnato nei suoi lavori agricoli.
Il Poeta quindi domandò:
“Amico non sei andato via dalla tua tenuta?”
Il contadino rispose sorridendo:
“No, mio caro vicino. Dopo aver letto il cartello che avevi scritto, ho capito che possedevo il pezzo più bello della terra e che non ne avrei trovato un altro migliore”.

Morale della favola

Non aspettare che arrivi un poeta per farti un cartello che ti dica quanto è meravigliosa la tua vita, la tua casa, la tua famiglia e tutto ciò che possiedi…

Ringrazia sempre …
per la salute che hai,
per la vita che vivi,
per la caparbietà che hai nel lottare per andare avanti.

1 commento

  1. Maria Luisa

    Splendido

    Rispondi

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