Senza esitare

Il mare infuriava, sembrava impossibile rientrare in porto con quelle condizioni meteorologiche. Le cinque navi pattuglia della Nato avevano raggiunto le coste bulgare del Mar Nero in mattinata. Era prevista la partecipazione a un’esercitazione congiunta con i vascelli degli altri alleati, bulgari, romeni e turchi. Ma la tempesta aveva imposto un cambio di programma e ora impediva il rientro a Varna.

Una sola nave, davanti alle iniziali rinunce delle prime della flotta, decide di tentare l’attracco: è l’Aliseo, la fregata italiana al cui comando sta Mario Lauria.
“Dopo una giornata caratterizzata da mare molto forte e mosso – racconta – le due navi che ci precedevano nella formazione hanno scelto di non entrare in porto per le avverse condizioni. Quando è stata la volta di nave Aliseo, abbiamo fatto valutazioni differenti”.

Per loro quella situazione rappresentava il limite di sicurezza nel rischio, qualcosa dunque per cui erano stati preparati negli anni di formazione accademica. Così, sulle direttive del capitano Lauria, l’attracco avviene con rapidità di manovra, tale da lasciare sorpresi tutti gli osservatori.
L’idea era stata semplice e non azzardata: la velocità serviva per evitare un improvviso e ulteriore peggioramento della tempesta.

Le altre unità della Nato, a seguire, hanno preso esempio riconoscendo la solidità della manovra, e hanno compiuto le medesime manovre. Le agenzie di informazione e i giornali locali hanno parlato di “miracolo” ed elogiato gli italiani. Il comandante Lauria, minimizza: “Il mio equipaggio è preparato e altamente addestrato a operare in tutte le condizioni, anche in casi di ormeggio pericoloso”. E senza esitazioni.

Tratto da ansa.it
e skuola.net

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