Siamo tutti eletti
[…] «Gesù, come si ama chiamarlo, non è stato crocifisso per alcun peccato originale, così come te lo inculcano le religioni. Questo è solo un programma che serve a tenere a bada gli esseri umani. Lui diceva e faceva fare cose che destabilizzavano il potere dei governanti. Lui faceva svegliare le coscienze. I suoi argomenti erano scomodi perché invitavano l’essere umano a diventare libero, ma libero davvero! É stato ucciso perché era l’unico modo per fermare questa rivoluzione interiore che lui predicava.
Tutti hanno sempre cercato, e ancora continuano a farlo, Dio al di fuori di sé … ma Lui lo disse chiaramente: Il Regno dei Cieli è dentro di te. E’ uno stato interiore di coscienza, un paradiso interno da cui siamo distolti per evitare che si scopra che la divinità è in noi. Siamo tutti potenzialmente gli eletti». Pausa.
«Hai notato che su questa statua, il Cristo ha gli occhi aperti e non chiusi come in tutte le chiese?» mi domanda.
«Caspita … non me ne ero accorto!»
«Sta ad indicare che lui non è morto. La sua coscienza è rimasta sveglia anche dopo la morte».
«Ma quindi cosa sta ad indicare la morte?» chiedo sempre più incuriosito, quasi gasato, direi.
«Caro ragazzo …» sorride «in pochissimi l’hanno compreso. Tu sei calato in un’esperienza umana attraverso la quale devi riscoprire la tua divinità».
«La mia divinità?» domando basìto.
«Caro ragazzo, ti accuseranno di blasfemia se ne parlerai in giro come di una cosa normale. La vita è una sorta di “trappola” per l’anima che perde la sua divinità in cambio di un’illusione!»
Forse era questa la verità che stavo cercando?
«Ma come uscire da quest’illusione, Don?».
«Sai cosa significa la parola Cristo?» mi chiede
«A dir la verità … no …» rispondo quasi vergognandomi.
«Non c’è nulla di cui vergognarsi. Cristo significa Unto. Unto attraverso il sacrificio, ma non nell’accezione che intendi tu. Sacrificio nel senso di “rendere Sacro”, nulla a che fare, quindi, con la sofferenza o la pena».
«Ma noi esseri umani in ogni caso ci ammaliamo, soffriamo e peniamo»
«Certo» ribatte il prete «ma accade quando non capisci; quando ti identifichi con qualcosa di falso, proiettandolo all’esterno. Si creano squilibri che ti mettono alla prova, per risolverli. Possono essere malattie o situazioni poco piacevoli».
«E questo cosa ha a che fare con Cristo? Con il famoso ritorno di Cristo sulla Terra?» forse volevo sapere troppo, ma non riuscivo a frenare le domande.
«La Coscienza Cristica. Il ritorno di Cristo sulla Terra coincide non con qualcuno che scenderà in maniera fisica su delle nuvole, ma con il tuo risveglio alla coscienza di Cristo.
E in tutto questo è inclusa anche la tua crocifissione, proprio come la sua».
«Cosa??»
«Sciocco … » sorride il prete «questa è la dimostrazione che i simbolismi son stati tutti denigrati. Ciò che sta da crocifiggere è la tua falsa identità, la tua personalità, il tuo ego, con tutti i suoi drammi, le sue paure, i suoi attaccamenti. E’ proprio questa che soffre, ma attraverso la sua sofferenza rende possibile il vero sacrificio, quindi ti rende Sacro».
Tratto dal libro Il soffio della coscienza
di Claudio Guarini
0 commenti