Smetti di vivere l’esperienza altrui

[…] Ben poche delle valutazioni comprese nella tua verità sono valutazioni fatte da te stesso basandoti sulle tue esperienze. Eppure l’esperienza è quanto sei venuto qui per fare, e in base alla tua esperienza devi creare te stesso. Hai creato te stesso in base all’esperienza di altri.

Se ci fosse qualcosa come il peccato, questo ne sarebbe un esempio: permettere a voi stessi di diventare quello che siete grazie all’esperienza altrui. Tale è il «peccato» che avete commesso. Tutti voi. Non avete aspettato di fare esperienza in prima persona, avete accettato l’esperienza di altri alla lettera, e poi quando vi siete imbattuti nella vera e propria esperienza per la prima volta, avete sovrapposto quello che già pensavate di sapere alla percezione di quello che è.

Se non vi foste comportati in tal modo, avreste potuto avere un’esperienza del tutto diversa, un’esperienza che avrebbe potuto rivelare l’errore del vostro maestro o della vostra fonte originale. Nella maggior parte dei casi, non volete dar torto ai vostri genitori, alla vostra scuola, alle tradizioni, alle Sacre Scritture, per cui negate la vostra esperienza a favore di quanto vi è stato detto di pensare.

Questo è molto evidente nel modo in cui viene considerata la sessualità umana. Tutti sanno che quella sessuale può rappresentare un’esperienza fisica unica, e la più gratificante, la più eccitante, la più forte, quella capace di dare la più grande euforia e di rinnovare, la più energetica, la più positiva, la più intima, quella che unisce maggiormente tra le esperienze che gli uomini siano in grado di fare. Avendo scoperto questo in via sperimentale, avete scelto di accettare invece i pregiudizi, le opinioni e le idee sul sesso resi di pubblico dominio da altri, i quali tutti hanno in gioco precisi interessi circa il modo in cui voi la pensate.

Tali opinioni, giudizi e idee si sono dimostrati diametralmente opposti alla vostra personale esperienza, eppure, poiché aborrite di riconoscere in errore i vostri maestri, vi convincete che è la vostra esperienza a doversi ritenere sbagliata. Il risultato è quello di aver tradito la vostra effettiva verità su quell’argomento, con risultati devastanti.

Avete fatto la stessa cosa con il denaro. Ogni volta che in vita vostra avete posseduto ingenti somme di denaro, vi siete sentiti grandi. Vi sentite grandi quando lo ricevete e vi sentite grandi quando lo spendete. Non c’è niente di male in questo, niente di disdicevole, niente di «sbagliato» in maniera intrinseca. Eppure avete così profondamente radicato dentro di voi l’insegnamento di altri su questa faccenda da essere disposti a rinnegare la vostra esperienza in favore della «verità».

Avendo adottato questa «verità» come vostra, avete dato luogo a pensieri a quel proposito, pensieri creativi. Avete quindi creato una realtà personale circa il denaro che tende ad allontanarlo da voi, perché quale sarebbe la ragione di attirare ciò che non è bene?[…]

Tratto da Conversazioni con Dio – libro primo
di Neale Donald Walsch

L'EVIDENZA

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