Tutto è creato da te

Poiché Tutto È Uno,
Tutto È già.

Perciò fai molta attenzione
a quello che chiedi …
e a come lo chiedi

Roma. Ora di pranzo. Davanti a un noto ristorante del centro giunge una fiammante limousine. Scendono un uomo, certamente molto ricco, dodici bellissime donne e un pappagallo.

Dopo i convenevoli di rito, il ricco commensale ordina il suo pasto e invita lo chef a ricevere gli ordini delle dodici donne e del pappagallo, che chiede – con naturalezza e noncuranza – che le vengano servite dodici porzioni di tutto ciò che è stato ordinato dai suoi compagni di tavolo.

Una volta che tutti hanno terminato il loro pasto, lo chef si avvicina al ricco commensale e gli chiede se desideri consumare qualcos’altro. L’uomo risponde: “No, grazie. Io sono a posto. Chieda alle signore e, naturalmente, al pappagallo”. Anche le signore si dichiarano soddisfatte. Il pappagallo invece esclama: ”Per me ancora dodici porzioni di tutto ciò che è stato ordinato dai miei compagni”.

La scena si ripete ancora una decina di volte prima che il pappagallo si dichiari soddisfatto. A quel punto il proprietario del ristorante si avvicina al ricco signore e chiede: ”Perdoni la mia sfrontatezza: mi è chiaro che lei sia uno degli uomini più ricchi del mondo …”.
“Il più ricco!” esclama l’uomo.
“… e che si accompagni con alcune tra le più belle donne del mondo …”
“Le dodici più belle donne al mondo!”.
“Quello che non capisco è perché si accompagni con un pappagallo con queste … ehm … diciamo così … abitudini alimentari”

“Guardi, signore” risponde l’uomo “si tratta di una vecchia storia che può sembrare una favola. Come nelle fiabe, infatti, un giorno mi trovavo a passeggiare lungo una spiaggia, assorto nei miei pensieri, quando il mio piede colpisce qualcosa di molto compatto, che mi ferisce. Frugo nella sabbia e compare una vecchia lampada ad olio, molto bella e senz’altro di valore. Incuriosito metto a sfregare l’oggetto per ripulirlo, quando all’improvviso compare il famoso “genio” che mi dice: “Ordina, padrone, e io esaudirò tre tuoi desideri”.

Seppur stordito e meravigliato dall’apparizione, non ho avuto alcuna esitazione su cosa chiedere. “Come primo desiderio voglio essere l’uomo più ricco del mondo”. Il genio schiocca le dita e dice: “Fatto!”. Infatti da allora io sono sempre stato e sempre sarò l’uomo più ricco del mondo. “Il mio secondo desiderio è avere le dodici più belle donne del mondo!”. Il genio schiocca le dita e dice: “Fatto!”. Da allora sono costantemente accompagnato da fanciulle di questa bellezza.“

Felice ed eccitato dai due risultati appena conseguiti, mi precipito a manifestare il terzo desiderio gridando entusiasta : “Voglio avere un uccello insaziabile!”. E il genio: “Fatto!”.
Questo è il risultato …”.

L'EVIDENZA

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