“Tutto è Uno” e “Tu crei la realtà materiale”:
le prove scientifiche/3
Quella che definisci “realtà” prima di essere osservata da te può potenzialmente esprimersi in un’infinità di modi differenti. E’ la tua osservazione – sostenuta dal tuo sistema di convinzioni e credenze – a fare in modo che una sola tra le infinite possibilità si concretizzi nel tuo vissuto, materializzandola e rendendola sperimentabile attraverso i sensi. A questa conclusione ha portato il test delle due fessure o della doppia fenditura, ideato addirittura nel 1801 da Thomas Young – scienziato britannico famoso per aver condotto numerosi studi sulla luce e sulla meccanica dei solidi – e ripetuto successivamente in diversi campi della fisica con modalità differenti ed esiti analoghi.
Di fatto qualsiasi aspetto materiale o immateriale, animato o inanimato, umano – animale – vegetale – minerale o gassoso tu percepisca intorno a te non è altro che il risultato del collasso della funzione d’onda che lo descrive. Perchè nulla può esistere senza che prima venga formulata un’idea o un concetto su di esso.
Ora la domanda sorge spontanea: “Idea formulata da chi?”. Ma dall’osservatore, ovviamente, che attraverso pensieri, emozioni, parole e azioni ha per lo più inconsapevolmente prodotto il collasso d’onda.
Io penso che se vuoi scendere nella realizzazione materiale (puntuale, fattuale, non so come spiegarlo meglio) possa essere particella e che se vuoi rimanere “in potenza” (a-spaziale , a-temporale) possa essere onda. Se mantieni l’integrazione particella-onda diventi cosciente della co-creazione.