Un sogno … nel sogno

Selene Vella con Davide Zaccaria (foto Franco Silvi)

BIENTINA. Si chiama ciondolo “Chiama Angeli” e viene regalato alle donne in gravidanza. È una collana con un campanellino che si posa proprio all’altezza della pancia. Il dolce tintinnio del sonaglio culla il bambino nel periodo che anticipa la sua nascita. Anche Selene ne ha uno, che accompagna ogni suo movimento con un suono delicato, quasi impercettibile. Si muove da una scrivania all’altra negli uffici della Cridav Italia, azienda di Bientina, in provincia di Pisa, che opera nel campo delle energie rinnovabili.

A 33 anni, in meno di dodici mesi, la sua vita è completamente cambiata. Prima l’amore, poi il pancione e quindi il posto fisso. Il posto fisso l’ha avuto dal titolare, Davide Zaccaria, all’annuncio della sua gravidanza. Un gesto che gli fa onore. «All’inizio di gennaio ha voluto parlarmi per annunciarmi la sua gravidanza – racconta Zaccaria, amministratore unico di Cridav – Era felice, ma allo stesso tempo nervosa perché pensava al suo futuro in bilico all’interno dell’azienda». Selene Vella, di Casciana Terme, fino a pochi giorni fa aveva un contratto di lavoro in scadenza a marzo. «L’ho detto subito al capo – racconta la dipendente – non volevo “giocare” con la mia gravidanza». Selene esce dall’ufficio dell’amministratore e in testa ha mille dubbi. La paura numero uno è quella del licenziamento. O meglio, del mancato rinnovo del suo contratto. 

Dopo qualche giorno Davide la convoca di nuovo. «Sei assunta. A tempo indeterminato. Vieni a lavorare fino a quando ti sarà possibile, poi goditi la maternità e torna in azienda quando sarai nel pieno della forma. Benvenuta nella nostra famiglia, sei troppo importante per lasciarti scappare». Selene stringe la mano di Davide, lo ringrazia, piange. «Si è commossa – racconta ancora Zaccaria – non me lo aspettavo. È stato bello vederla così felice, piena di gioia. Non potevo farla andare via solo perché è rimasta incinta. Sì, è vero, nei prossimi mesi saremo in difficoltà perché avremo un dipendente in meno, ma stringeremo i denti per Selene e lo faremo tutti volentieri»

Sono tante (troppe) le storie che raccontano di donne allontanate dal posto di lavoro per la sola colpa di aspettare un figlio. Barbare regole non scritte di un mondo – quello del lavoro – dove l’umanità trova sempre meno spazio. Quello che conta è produrre. E basta. «Le aziende che funzionano sono quelle in cui ognuno lavora col sorriso. Dove ci si sente a casa. La famiglia – spiega l’imprenditore – non abbandona una figlia, e la Cridav non abbandona Selene»

Se finisse qui, la storia sarebbe già straordinaria. Fatta di sentimenti, di emozioni, di sorprese. Ma c’è dell’altro. Perché il compagno di Selene, e padre del bimbo o della bimba che porta in grembo, è anche lui un dipendente dell’azienda di Bientina. Si chiama Mattia Garofalo, ha 23 anni e un contratto da apprendista. «Sono entrata a lavorare alla Cridav nel marzo 2019 – racconta Selene Vella – e con Mattia è stato praticamente un colpo di fulmine. Abbiamo iniziato con qualche aperitivo dopo il lavoro, poi ci siamo innamorati»

In cerca dell’amore vero e senza una solida prospettiva lavorativa. Dopo neppure dodici mesi Selene è un’altra persona. «Speravo che Davide mi concedesse la possibilità di continuare a lavorare con lui – conclude Selene – ma capivo bene anche la sua difficoltà da imprenditore. Sono molto felice, e soprattutto sono grata all’azienda, che in un momento così delicato della mia vita mi è stata accanto. E mi ha regalato un sogno nel sogno. Racconterò tutto questo a mio figlio, per insegnargli che al mondo esistono ancora le brave persone»

Tratto da iltirreno.gelocal.it

 

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