Facilitazione Olisitca:

ha senso utilizzare metodologie, pratiche e tecniche?

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Ciò che fa la differenza non è il “cosa” ma il “come”. Dunque, operare attraverso metodologie, pratiche, strumenti e tecniche al servizio del Bene Supremo senza identificarsi nel ruolo di “operatore”, è un’opportunità di Espansione. Cosciente e consapevole che il ruolo del Facilitatore è quello di rimettere in flusso energie bloccate nei corpi densi.

Il lavoro che viene svolto attraverso metodologie, pratiche e tecniche differenti dagli “strumenti” della Facilitazione Olistica agisce sul corpo emotivo e mentale, che sono corpi densi. Tuttavia, le esperienze vissute nell’incarnazione sono guidate dai programmi genealogici, e hanno la funzione di consentire l’Espansione al più alto livello, andando proprio a quei programmi. Dunque metodologie, strumenti, pratiche e tecniche consentono di fare emergere densità, blocchi nel corpo emotivo e mentale che impediscono di aprirsi a Tutto Ciò Che È oltre l’illusione di separazione e dunque aprirsi all’Unità del Tutto.

Tratto da una canalizzazione alla Fonte
effettuata il 11.05.2022

L'EVIDENZA

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